Notizie Notizie Italia Powell bis infiamma attese sui tassi, tensioni anche su Btp e spread. Ma rialzo tassi Bce per i gestori è un miraggio lontano

Powell bis infiamma attese sui tassi, tensioni anche su Btp e spread. Ma rialzo tassi Bce per i gestori è un miraggio lontano

23 Novembre 2021 16:23

Oltreoceano la riconferma di Jerome Powell alla guida della Federal Reserve per i prossimi quattro anni ha riacceso le scommesse su un inasprimento monetario nel corso del 2022. I rendimenti dei Treasury USA a 10 anni sono salito fino ad area 1,66%, mentre il trentennale viaggia poco sopra il 2%. Oggi negli USA sono previste aste per $ 40 miliardi di titoli a 35 giorni, $ 59 miliardi di titoli a 7 anni e $ 24 miliardi di titoli a tasso variabile a 2 anni.

Riflessi anche in Europa con il tasso del BTP a 10 anni tornato di slancio sopra il muro dell’1% (massimo a 1,06%) con spread Btp/Bund in allargamento in area 126 punti base.

Powell pronto ad accelerare sui tassi

Gli investitori si aspettano che Powell si dimostri più aggressivo nell’affrontare l’inflazione rispetto al suo potenziale sostituto Lael Brainard, scelta come vice. Le prime dichiarazioni di Powell hanno alimentato tali attese con l’accento posto sulla necessità di tenere sotto controllo l’inflazione visto l’impatto che sta avendo sulle famiglie americane. “Un segnale che è stato interpretato dal mercato come un atteggiamento più aggressivo da parte della Fed a tendere che potrebbe già tradursi con la decisione, nella riunione di dicembre, su un’accelerazione nel ritmo del tapering”, rimarca stamattina MPS Capital Services. Non a caso il mercato monetario è tornato a prezzare il primo rialzo dei tassi d 25pb già nella riunione di giugno. Inoltre non è da escludere una riduzione più rapida degli acquisti di obbligazioni (il tapering iniziato questo mese prevede la riduzione di 15 mld degli acquisti ogni mese).

Le pressioni sui prezzi più forti del previsto potrebbero quindi indurre la Federal Reserve ad agire sui tassi prima del previsto. Secondo il sondaggio trimestrale di Russell Investments, condotto a ottobre tra 53 gestori di obbligazioni e valute, circa l’80% degli intervistati non si aspetta che l’inflazione scenda al di sotto del 2% nei prossimi cinque anni. Mentre il precedente sondaggio di Russell aveva mostrato che l’80% degli intervistati non si aspettava alcuna mossa prima del 2023, la metà degli investitori nel nuovo survey stima che la Fed si muoverà nella seconda metà del 2022.

Poco più del 40% degli intervistati prevede che i rendimenti dei Treasury a 10 anni saranno scambiati tra l’1,61% e il 2% nei prossimi 12 mesi, mentre il 42% prevede che i rendimenti supereranno il 2%.

E la Bce?

Le aspettative dei gestori di fondi per l’Europa sono molto più contenute: gli intervistati si aspettano che la Banca centrale europea (Bce) non muoverà i tassi ancora a lungo. Secondo il sondaggio Russell, il 63% degli intervistati prevede che l’euro/dollaro sarà stato scambiato nei prossimi 12 mesi al di sotto del livello di 1,16 dollari a cui era scambiato quando è stato condotto il sondaggio.