Notizie Notizie Italia Poste: stime su ricavi e utili per il primo trimestre che vede ingresso in Tim. Focus su dividend yield oltre 7%

Poste: stime su ricavi e utili per il primo trimestre che vede ingresso in Tim. Focus su dividend yield oltre 7%

29 Aprile 2025 16:51

Il primo trimestre per Poste Italiane si è concluso con l’annuncio dell’incremento della partecipazione in Tim. A distanza di un mese dall’ingresso ufficiale in Telecom Italia, il gruppo guidato da Del Fante ha rilevato una ulteriore quota del 15% dai francesi di Vivendi.

La settimana prossima il gruppo finanziario si appresta a presentare i risultati del primo trimestre 2025. La data da segnare in rosso in agenda è quella dell’8 maggio, quando il consiglio di amministrazione approverà il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2025 a cui seguirà la presentazione dei risultati al mercato.

In attesa dei risultati ufficiali, guono sul sito di Poste Italiane sono state pubblicate come di consueto le previsioni del consensus degli analisti che seil titolo. Vediamo quali sono le attese in termini di ricavi, margini, utili e dividendo.

Consensus analisti: ecco le attese per il primo trimestre

Manca poco più di una settimana e verranno pubblicati i risultati del primo trimestre di Poste Italiane. Sul sito della società sono disponibili le stime del consensus degli analisti che seguono il titolo. Nel dettaglio, nei primi tre mesi del 2025 i ricavi dovrebbero attestarsi a 3,16 miliardi di euro (minimo di 3,11 miliardi e massimo di 3,205 miliardi), con la voce servizi finanziari che dovrebbe registrare un fatturato di 1,38 miliardi. Nel trimestre in esame l’Ebit rettificato, ossia al netto delle poste ricorrenti, è visto dagli analisti a quota 748 milioni, con un utile d’esercizio per 528 milioni. Con un dividendo atteso per il 2025 a 1,17 euro.

Equita: atteso un solido trimestre. +4% per il target price

Anche Equita si sofferma sui conti di Poste Italiane. La sim milanese si attende un buon trimestre, coerente con la guidance 2025 (Ebit rettificato a 3,1 miliardi e un utile netto di  2,1 miliardi). Nel dettaglio, per il primo trimestre del 2025 Equita stima ricavi netti per 3,2 miliardi (+4% anno su anno), un Ebit di 780 milioni (+10%), un margine al 24% e un utile di 530 milioni (+6%).

Gli esperti della sim hanno messo mano alle stime (che includono la partecipazione in Tim pari al 24,81) e al target price che è stato rivisto al rialzo del 4% a quota 17,7 euro.

“A livello di stime, incorporiamo la contribuzione pro-quota dell’utile di Tim a partire dal secondo trimestre 2025 e facciamo un leggero fine tuning dei numeri. Complessivamente, confermiamo le nostre stime sul 2025 (Ebit adj. 3,2 miliardi, utile netto di 2,2 miliardi, leggermente più alte delle guidance della società) e alziamo quelle 2026-27 del 3% in media. Le nostre stime non incorporano ancora gli eventuali benefici che potrebbero emergere da collaborazioni tra Poste e Tim”, segnalano gli esperti.

E aggiungono: “incorporando anche il valore pro-quota di Tim nella nostra SOTP, alziamo il target del 4% a 17,7 euro (p/e adjusted 2026 di 9,5 volte). Il titolo tratta a un p/e adjusted 2026 di 9,2, leggermente sopra la media storica in area 8,5, continua a offrire un attraente e visibile dividend yield di oltre il 7% e riteniamo rappresenti, nell’ambito dei finanziari, un profilo difensivo nell’attuale contesto di incertezza dei mercati”.

Barclays, focus su operazione Tim

Anche il team di ricerca di Barclays snocciola le previsioni per il trimestre chiuso a fine marzo di Poste. “I risultati del primo trimestre dovrebbero confermare i principali trend osservati nel quarto trimestre – segnalano gli esperti -. Focus sull’operazione Tim e sul suo impatto strategico su Poste, nonché su un possibile aggiornamento delle previsioni, alla luce del mutato contesto macroeconomico (effetti sui volumi di pacchi, sui pagamenti e sulla gestione patrimoniale)”.

Nel dettaglio, la banca britannica si attende un utile netto di 467 milioni e un Ebit di 677 milioni (-4% su base annua).