Poste Italiane corre su doppio binario per diventare principale accentratore di investimenti in Italia
Rilanciare l’appetito per i Buoni Fruttiferi Postali e dei Libretti di risparmio postale e al tempo stesso rafforzare ulteriormente l’offerta sul fronte risparmio gestito. Due pilastri della strategia di Poste Italiane che ha chiuso il 2017 con due importanti accordi con Anima e CDP focalizzati proprio su questi due punti. E’ stato chiaro in tal senso il numero uno di Poste, Matteo Del Fante: “Gli accordi con Anima e Cdp sono fondamentali per diventare il principale accentratore di investimenti in Italia”. L’amministratore delegato di Poste Italiane, che ieri ha dettagliato agli analisti gli accordi di partnership con Anima SGR e la revisione degli accordi con Cdp sui libretti di risparmio postali, ha rimarcato come l’azienda punti ad offrire un portafoglio più ampio con l’obiettivo di “creare valore per gli azionisti, aumentando i ricavi e la redditività da parte di attuali e futuri clienti con l’effetto di rafforzare il network nel settore dell’asset management e il marchio”.
Per quanto riguarda l’accordo con CDP, Poste Italiane è fiduciosa di raggiungere la parte alta della forchetta di 1,55-1,8 miliardi di euro di commissioni incassate grazie alla vendita di prodotti di risparmio postale.
Forte base di 34 milioni di clienti retail, presenza nel 95% del territorio
Del Fante ha poi sottolineato i risultati delle attività finanziarie del gruppo che, a fine settembre 2017, ammontano complessivamente ad oltre 500 miliardi di euro (+2,5% rispetto a dicembre 2016) su una base di 34 milioni di clienti retail pari al 56% della popolazione italiana.
Del Fante ha precisato che “non c’è competizione tra Anima e Cdp” e che, al contrario, le due intese offrono ampi spazi di manovra e di crescita per la raccolta del risparmio anche alla luce della progressiva riduzione della presenza delle banche sul territorio, che sta lasciando molte aree del Paese senza “una offerta finanziaria”, mentre Poste Italiane è presente in modo capillare nel Paese “con un network che raggiunge il 95% del territorio e una proposta di vendita unica sul mercato italiano”.
Sfida Mifid II
Del Fante ha poi commentato gli effetti della direttiva Mifid che determinerà un’offerta di prodotti “sempre più trasparenti e più facili da capire” secondo una filosofia e una cultura del risparmio che “Poste ha sempre avanzato”.
Gli accordi con Anima e CDP
L’accordo con Anima sarà perfezionato a febbraio e il closing, sottoposto al via libera delle autorità competenti, è previsto entro la fine del quarto trimestre del 2018. Poste Italiane e Anima hanno rafforzato la partnership nel settore del risparmio gestito accordandosi per la scissione parziale delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I (per oltre 70 miliardi di euro) di cui è titolare Banco Posta Fondi Sgr in favore di Anima Sgr. Poste riceverà azioni Anima Sgr di nuova emissione che saranno contestualmente acquistate da Anima Holding, a fronte di un corrispettivo per cassa pari a 120 milioni di euro. Saranno inoltre rivisti e ampliati gli accordi di collaborazione tra Anima e Poste per la gestione in delega di fondi comuni promossi da Bancoposta Fondi con un’estensione della partnership che avrà una durata di 15 anni.
Invece l’accordo triennale con Cassa depositi e prestiti (CDP) concerne il servizio di raccolta del risparmio postale. La remunerazione in favore di Poste Italiane è collegata al raggiungimento di obiettivi annuali di raccolta netta. A fronte del raggiungimento di tali obiettivi, è prevista, nel triennio 2018-2020, una remunerazione annua in favore di Poste Italiane compresa tra un minimo di 1,55 miliardi di euro e un massimo di 1,85 miliardi di euro.