Poste Italiane: Caio conferma Ipo entro l’anno, niente licenziamenti e più fondi per le imprese
Poste Italiane si prepara ad aprire un nuovo capitolo della propria storia con lo sbarco a Piazza Affari accompagnato dal nuovo piano industriale che prevede investimenti per 3 miliardi e un nuovo ruolo a fianco delle imprese. L’amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, ha confermato che la quotazione del gruppo è in agenda per quest’anno senza però sbilanciarsi sulla tempistica.
Il numero uno di Poste non ha voluto precisare se l’Ipo avverrà nella prima o nella seconda metà dell’anno. “Al momento l’azionista (il Tesoro, ndr) non ha indicato una finestra temporale precisa – ha detto Caio nel corso di un’intervista concessa al Corriere della Sera – L’obiettivo indicato è quello del 2015 e noi ci stiamo lavorando. Nell’ambito di un progetto che prevede per lo Stato la conservazione della maggioranza”. Sul mercato con ogni probabilità andrà una quota del 40% di Poste Italiane. “Questo percorso – ha aggiunto Caio – è coerente con la strada che abbiamo imboccato finora perché mette al centro il cliente e quindi i risultati e il merito”.
Niente licenziamenti nei prossimi anni, ma riqualificazione di parte dei dipendenti
Caio ha inoltre fatto chiarezza sul tema licenziamenti nell’arco dei prossimi 5 anni. “Non ci saranno licenziamenti ma è chiaro che dovremo riqualificare e spostare su nuovi settori una parte dei nostri dipendenti – ha precisato Caio – ad esempio penso all’offerta di prodotti finanziari leggermente più rischiosi di quelli che abbiamo offerto finora.
Nel corso dell’intervista con il quotidiano di via Solferino il numero uno di Poste ha poi aperto a possibili partnership sia con le banche sia con grandi imprese di asset management. Inoltre Poste con gradualità inizierà a guardare “a fondi infrastrutturali e fondi di credito di impresa che, con percentuali molto piccole, potranno entrare nei nostri portafogli di impiego creando un ponte fra il risparmio delle famiglie e l’economia reale”. Rispetto a quello che fa Cassa depositi e prestiti, Poste non entrerà nel merito dei progetti ma darà alle imprese di giovarsi di diverse fonti di finanziamento.
Investimento tecnologico per tracciabilità corrispondenza
A fine 2014 Poste ha approvato il nuovo piano che prevede investimenti per 3 miliardi di euro. Caio ha precisato come sia in programma un importante investimento informatico per rendere tutta la posta tracciabile. In pratica ci sarà un codice attraverso il quale chi spedisce un pacco o una busta può controllare in tempo reale dove si trova.
A fine 2014 Poste ha approvato il nuovo piano che prevede investimenti per 3 miliardi di euro. Caio ha precisato come sia in programma un importante investimento informatico per rendere tutta la posta tracciabile. In pratica ci sarà un codice attraverso il quale chi spedisce un pacco o una busta può controllare in tempo reale dove si trova.