Poste Italiane aggiorna massimi storici, sponda da trimestrale. Politica dividendi potrebbe ancora sostenere titolo
Nuovi massimi storici a Piazza Affari per Poste Italiane che si muove verso 8,4 euro dopo la trimestrale migliore delle attese. Ora il titolo, che stazione in testa al Ftse Mib, sale del 3,5% a 8,39 euro ad azione. Da inizio anno l’azione ha messo a segno un rialzo di oltre il 30 per cento. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha archiviato il primo trimestre 2018 con un utile netto in crescita del 38% a 485 milioni di euro (consensus analisti pari a 408 milioni), mentre i ricavi di gruppo si sono attestati a 2,9 miliardi, +1,8% rispetto al primo trimestre del 2017, trainati dal risparmio postale. E il totale delle masse gestite ha raggiunto 514 miliardi di euro, mostrando una crescita del 3,3% rispetto all’anno precedente), grazie ad una raccolta netta pari a 4,4 miliardi.
Crescita a doppia cifra nei primi tre mesi dell’anno per il risultato operativo che è aumentato del 33,7% a 703 milioni di euro (consensus pubblicato sul sito della società pari a 595 milioni di euro) grazie, spiega la società, a un approccio disciplinato alla gestione dei costi ma anche grazie “all’efficientamento realizzato nell’ambito del settore operativo Corrispondenza, pacchi e distribuzione, che ha messo a segno un aumento del risultato operativo di 263 milioni”. Queste le principali evidenze che emergono dai conti di Poste dei primi tre mesi dell’anno che vedono già i primi effetti positivi del piano strategico quinquennale ‘Deliver 2022’, presentato a Palazzo Mezzanotte a fine febbraio (approfondisci qui).
Per gli analisti interessante politica dividendi sosterrà ancora titolo
Numeri passati al setaccio dagli analisti. A cominciare da Banca Imi che ha mantenuto la raccomandazione “add” sul titolo Poste Italiane e ha sottolineato che “i risultati del primo trimestre sono stati nettamente superiori alle nostre stime e a quelle del consensus per quanto concerne il risultato operativo, grazie soprattutto ai costi inferiori alle stime nel segmento dei servizi di corrispondenza, pacchi e distribuzione, il cui trend in miglioramento, in linea con il business plan”. “Risultati molto positivi e migliori delle nostre attese”. Questo il commento di Banca Akros. “Si tratta di un buon set di conti”, affermano ancora gli analisti che hanno aumentato le stime sull’utile per azione (Eps) in media del 10% per il 2018, 2019 e 2020, portando il target price su Poste Italiane a 8,8 euro dal precedente 8 euro. Secondo la view di Banca Akros, “il titolo potrebbe essere sostenuto dall’interessante politica di dividendi, oltre che dalla solida posizione di capitale alla fine del piano che potrebbe aprire anche ad operazione di M&A, buyback o ulteriore miglioramento del dividendo”.