Notizie Notizie Italia Poste è il secondo socio di Tim, CDP cede la sua quota e avanza in Nexi. Riassetto tlc, perché l’opzione Iliad resta

Poste è il secondo socio di Tim, CDP cede la sua quota e avanza in Nexi. Riassetto tlc, perché l’opzione Iliad resta

17 Febbraio 2025 12:11

Poste Italiane entra ufficialmente in Telecom Italia. Un investimento strategico per il gruppo guidato da Matteo del Fante, ma che di fatto mette anche in moto il riassetto del settore italiano delle tele. Un nuovo capitolo per il big italiano delle telecomunicazioni che ha da poco presentato i conti e l’aggiornamento del piano strategico. In un’operazione di scambio di quote azionarie che vede altri attori in campo, oltre a Tim e Poste, ovvero Nexi e Cassa Depositi e prestiti (CDP).

Al termine del consiglio di amministrazione di sabato scorso, confermando le anticipazioni stampa, Poste Italiane (società controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze) ha annunciato l’operazione di acquisizione del 9,81% circa delle azioni ordinarie di Telecom Italia (Tim) attualmente detenute da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), società che detiene il 35% del capitale di Poste Italiane ed è a sua volta controllata dal Mef. Allo stesso tempo, il board ha deliberato la cessione dell’intera partecipazione detenuta da Poste Italiane in Nexi pari al 3,78% circa del capitale sociale – a favore della stessa Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

Quest’ultima aumenta quindi la propria quota nella paytech italiana dall’attuale 14,46% al 18,25% complessivo, “rafforzando così  – si legge in una nota – il sostegno alla strategia industriale di un’azienda, protagonista in Europa nell’infrastruttura dei pagamenti digitali, che sin dalla sua nascita quattro anni fa ha avuto Cassa al suo fianco”.

I titoli Tim, Poste Italiane e Nexi restano sotto i riflettori in Borsa dopo questo annuncio. L’azione Telecom Italia vira in territorio negativo e ora cede lo 0,04%, mentre Poste e Nexi si muovono in rialzo e registrano rispettivamente un +1,6% circa e un 2,33%. Attenzione anche alle indicazioni che arrivano dagli analisti, secondo i quali questa operazione non esclude l’opzione Iliad.

I dettagli della nota

Una mossa che permette a Poste di diventare il secondo socio di Tim alle spalle dei francesi di Vivendi che al momento detengono una quota quasi pari al 24% nella società guidata da Labriola.

Tornando all’operazione, Poste Italiane precisa che il corrispettivo per l’acquisto delle azioni di Tim sarà riconosciuto “in parte mediante i proventi derivanti dal trasferimento da Poste Italiane a Cassa Depositi e Prestiti della partecipazione in Nexi e in parte mediante cassa disponibile. L’acquisizione abilita l’evoluzione dei rapporti commerciali tra Tim e Poste Italiane; a tal riguardo è in fase avanzata la negoziazione per la fornitura di servizi per l’accesso di Postepay – società interamente controllata da Poste Italiane – all’infrastruttura di rete mobile di Tim“.

Con una precisazione: “L’operazione rappresenta, nel suo complesso, per Poste Italiane un investimento di natura strategica, con la finalità di creare sinergie tra le aziende e favorire, con tutti gli attori interessati, il consolidamento del mercato delle telecomunicazioni in Italia”.

E l’opzione Iliad?

L’opzione Iliad resta però sul tavolo. Sono di questo parere alcuni analisti, tra cui quelli di Equita Sim e Banca Akros. In particolare, in merito alle implicazioni dell’ingresso di Poste sugli scenari di consolidamento del mercato italiano delle tlc scrive: “riteniamo che l’operazione non escluda un’aggregazione con Iliad Italia, in particolare a livello di Tim Consumer“.

“Anche se l’ingresso di Poste suggerisce un potenziale scenario alternativo di aggregazione di Tim con Poste Mobile, riteniamo che Tim Consumer/Iliad Italia rimanga la combinazione preferibile in termini di potenziali sinergie e opportunità di market repair, anche se con temi rilevanti ancora da smarcare in termini di governance, approvazione regolatoria e rischio di esecuzione”, segnalano gli analisti che mantengono la valutazione buy sia su Tim sia su Poste, e concludono “ci sembra che nella stessa direzione di lasciare aperta una possibile combinazione Tim/Iliad vadano i commenti del comunicato di Poste Italiane e diversi articoli di stampa“.

Anche Banca Akros si sofferma sull’annuncio e non esclude che l’opzione Iliad resti sul tavolo. Gli esperti invitano a guardare il prossimo Capital market day (CMD) di Poste in agenda il prossimo 21 febbraio durante il quale probabilmente verranno rivelate “maggiori informazioni sul valore delle potenziali sinergie che non sono ancora incluse nelle nostre stime di valutazione”.