Notizie Notizie Mondo Porsche in Borsa vale più del doppio di Ferrari. Confronto con le altre big auto e prospettive dopo l’IPO più attesa del 2022

Porsche in Borsa vale più del doppio di Ferrari. Confronto con le altre big auto e prospettive dopo l’IPO più attesa del 2022

30 Settembre 2022 15:31

Porsche si è quotata sulla Borsa di Francoforte con il ticker P911 in quella che era l’Ipo più attesa dell’anno e non ha deluso le aspettative. Si tratta infatti della maggiore IPO dell’ultimo decennio in Europa. Il debutto è avvenuto in una giornata debole per i mercati, ma Porsche dopo aver aperto a 84 euro, in aumento rispetto al prezzo di collocamento fissato in Ipo di 82,5 euro – pari al massimo della forbice che prevedeva un prezzo iniziale compreso nel range 76,5 – 82,5 € – è  andata a chiudere ieri poco sopra il prezzo di collocamento. La capitalizzazione di mercato dell’iconico marchio tedesco di auto di lusso si aggira intorno ai 75 miliardi di euro, tra titoli ordinari e privilegiati, una valutazione superiore ai 60 miliardi di Mercedes-Benz, ai 48 di Bmw, ai 36 di Ferrari e di poco inferiore alla casa madre Volkswagen che capitalizza  circa 88 miliardi di euro (dati Bloomberg).

Il direttore finanziario di Porsche, Lutz Meschke, ritiene che la valutazione in Borsa possa raggiungere il muro dei 100 miliardi di euro entro il 2026. LO stesso Meschke ieri si è detto fiducioso che venga rispettato l’obiettivo di fatturato di 39 miliardi di euro in questo 2022 nonostante il difficile contesto economico.

In figura vediamo il confronto di Bloomberg di vari gruppi automobilistici:

Perché Volkswagen ha deciso di quotare Porsche?

Proprio Volkswagen ha dato vita a 911 milioni di azioni Porsche, un chiaro riferimento al celebre modello di auto sportiva. Volkswagen è uno dei più grandi gruppi automobilistici al mondo e come tale ingloba una lunga serie di marchi che vanno da auto economiche come Skoda a marchi premium come Lamborghini, Ducati, Audi e Bentley, ma anche Porsche, uno dei brand più iconici, apprezzato in tutto il mondo per la combinazione di eleganza e sportività.

Nonostante Porsche nel 2021 abbia rappresentato solo il 3,5% di tutte le consegne effettuate da Volkswagen, il marchio tedesco ha generato il 12% dei ricavi totali dell’azienda e il 26% del suo utile operativo, numeri sorprendenti.

L’operazione di quotazione, che ha l’intento di “far viaggiare Porsche con le proprie gambe”, ha visto Mediobanca come advisor unico, mentre Unicredit è stata joint bookrunner, ed è stata più grande quotazione in Germania dai tempi di Deutsche Telekom nel 1996, oltre che l’Ipo maggiore in Europa da un decennio.

Quanto vale Porsche

Poco dopo l’annuncio di Volkswagen di voler quotare il suo gioiello, la valutazione di Porsche si è aggirava intorno ai 90 miliardi di euro, ma poi il valore è sceso agli attuali 75 miliardi di euro a causa di un “significativo cambiamento delle condizioni di mercato”.  Ma finanziariamente come sta Porsche? L’azienda ha aumentato le vendite e i profitti da almeno tre anni consecutivi e nel 2021 ha generato oltre 30 miliardi di euro di vendite e oltre 5 miliardi di euro di utile operativo (EBIT). L’azienda continua ha registrare una crescita costante dei ricavi con un margine operativo in aumento, che è anche ben al di sopra di quello dei concorrenti.

 

Nel 2021, Porsche ha consegnato in tutto il mondo oltre 300.000 veicoli mostrando un trend in crescita rispetto ai 272.000 veicoli del 2020 e ai 281.000 del 2019. Tra i vari modelli della gamma che comprende la 911, 718 Boxster, 718 Cayman, Cayenne, Macan, Panamera, la sola Taycan elettrica nel 2021 ha realizzato un utile operativo di 5,3 miliardi di euro.
Tuttavia, nel primo semestre 2022 Porsche ha consegnato 145.860 vetture, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2021.

 

 

 

Volkswagen ha comunicato che a dicembre convocherà un’assemblea generale straordinaria nella quale proporrà ai suoi azionisti il pagamento del 49% dei proventi lordi totali della quotazione di Porsche sotto forma di dividendo speciale all’inizio del 2023.