Notizie Notizie Italia Popolare Vicenza: Atlante entrerà anche senza Ipo, tanti punti critici nel prospetto

Popolare Vicenza: Atlante entrerà anche senza Ipo, tanti punti critici nel prospetto

22 Aprile 2016 08:15
È iniziato il periodo di offerta delle nuove azioni Bpvi nell’ambito dell’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro. Periodo che terminerà giovedì 28 aprile, mentre lo sbarco a Piazza Affari dovrebbe avvenire per l’inizio di maggio. Il condizionale è d’obbligo dopo aver letto il prospetto informativo, che ieri ha ricevuto il disco verde da parte della Consob, e la decisione del fondo Atlante di estendere “l’impegno di sottoscrizione in caso di mancata ammissione alle negoziazioni delle azioni ordinarie sul MTA e il conseguente venir meno dell’offerta”. Atlante entrerà quindi anche in caso di Ipo sfumata e coprirà l’eventuale inoptato al prezzo di 0,10 euro per azione, il minimo della forchetta indicata dal Cda della popolare vicentina. 
Ora si tratta di capire se ci sarà l’interesse verso l’aumento da parte degli investitori istituzionali, a cui è dedicata il 75% dell’offerta. L’altro 25%, che serve a creare il flottante di Borsa, è rivolto agli azionisti (20%) e al retail (5%). Da vedere se, al termine del periodo di offerta, il flottante sarà sufficiente per garantire l’approdo sul listino milanese. In caso contrario, il fondo Atlante si troverà ad essere il principale azionista della banca veneta. 
I punti critici del prospetto informativo sono numerosi. Si parte dalla decisione della Consob di avviare sei procedimenti verso esponenti della banca in scia all’ispezione svolta tra aprile 2015 e febbraio 2016. Sotto la lente anche il rapporto tra Bpvi e Cattolica Assicurazioni, le violazioni degli obblighi della Mifid, il rischio di nuovi pesanti accantonamenti. Per non parlare del problema della liquidità: “il capitale circolante è insufficiente per i suoi fabbisogni finanziari e di liquidità correnti, nell’ipotesi che le operazioni di raccolta in scadenza non vengano rinnovate e che l’aumento di capitale non venga perfezionato”. 
Il roadshow dell’Ad Francesco Iorio, iniziato ieri a Londra, oggi toccherà Milani mentre nel weekend si sposterà negli Stati Uniti. Da ricordare, come fatto più volte da questa testata, che il vero colpo di questa vicenda è per i vecchi soci che sostanzialmente si vedranno azzerato il valore delle azioni in loro possesso. A fine 2014 il titolo Popolare di Vicenza (non quotato a Piazza Affari) era valutato 62,50 euro, sceso poi a 48 euro nell’aprile 2015. Già il prezzo di recesso, fissato a 6,30 euro nell’assemblea straordinaria che ha deciso la trasformazione in Spa, rappresentava una perdita di valore di circa l’87% rispetto ai 48 euro dello scorso anno.