Pirelli: fatturato sopra le stime nel primo trimestre, confermati i target 2015
Utile delle attività in funzionamento sopra quota 100 milioni, fatturato in crescita più delle stime e target 2015 confermati. Questo il quadro che emerge dalla pubblicazione dei numeri relativi il trimestre al 31 marzo di Pirelli. Il gruppo della Bicocca ha archiviato il primo trimestre dell’anno con un utile netto in calo da 91,5 a 84,6 milioni di euro: da un lato le attività in funzionamento fanno segnare un risultato netto di 101,4 milioni (da 90,4 milioni), dall’altro le attività cessate registrano un rosso di 16,8 milioni (+1,1 milioni di euro nel primo trimestre 2014).
A livello consolidato, i ricavi al 31 marzo 2015 sono pari a 1.568,4 milioni, con una crescita del 6,5% rispetto ai 1.473,2 milioni del primo trimestre 2014. Il dato è superiore agli 1,56 miliardi stimati dal consenso degli analisti. In particolare evidenza il rafforzamento del segmento premium che oggi rappresenta circa il 59% dei ricavi consumer (57% nel primo trimestre 2014). Segno più anche per l’Ebit, salito del 4,5% a 210,1 milioni.
La posizione finanziaria netta consolidata è passiva per 1.732,9 milioni, dai 1.965,6 milioni del primo trimestre 2014 e dai 979,6 milioni di euro del 31 dicembre 2014. L’incremento rispetto alla fine del precedente esercizio è riconducibile, precisa la società, “alla consueta stagionalità del business“.
Pirelli ha confermato gli obiettivi 2015 indicati lo scorso febbraio in termini di Ebit (circa 930 milioni di euro dopo oneri di ristrutturazione per circa 40 milioni), ricavi (crescita del +6,5%/+7% a circa 6,4 miliardi), investimenti (inferiori a 400 milioni), generazione di cassa ante dividendi (uguale o superiore a 300 milioni) e posizione finanziaria netta (circa 850 milioni).
“Nel corso del 2015 -riporta la nota- è atteso un miglioramento del business consumer, grazie al positivo andamento del segmento premium la cui crescita sarà sostenuta soprattutto nei mercati emergenti e in Nord America e dal miglioramento dei tassi di cambio”. Tale andamento permetterà di compensare “la debolezza del business industrial, particolarmente accentuata nell’area Latam”.