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Pirelli centra target e conferma obiettivi 2025 con incognita dazi

27 Febbraio 2025 12:31

Pirelli ha chiuso il 2024 con risultati sostanzialmente in linea con le aspettative eh a confermato gli obiettivi per il 2025, seppur in un contesto soggetto a volatilità. Il principale fattore di rischio è legato ai dazi di Trump, ma la società degli pneumatici sta mettendo a punto un piano per mitigare l’eventuale impatto sulla redditività.

I conti del full year 2024 di Pirelli

Nel 2024 Pirelli ha realizzato ricavi pari a 6,77 miliardi di euro, in crescita dell’1,9% rispetto all’anno precedente e oltre il consensus degli analisti (6,71 miliardi). Escludendo l’impatto dei cambi, la variazione organica è stata del +4,4%, sostenuta da un miglioramento del price/mix del +2,5%, in linea con gli obiettivi fissati.

L’Ebit adjusted ha raggiunto i 1,06 miliardi di euro, in aumento del 5,9% rispetto al 2023, superando il target di profittabilità di circa 1,04 miliardi, con una marginalità del 15,7%, leggermente al di sopra della previsione del 15,5%, grazie all’efficienza operativa e al mix di prodotto che hanno compensato l’impatto negativo dell’inflazione e delle materie prime.

L’utile netto ha toccato i 501,1 milioni (consensus 466 milioni), registrando una crescita dell’1% rispetto ai 495,9 milioni del 2023.

La posizione finanziaria netta si è ridotta a -1,93 miliardi (da -2,26 miliardi di fine 2023), battendo il target previsto di circa -1,95 miliardi. Il rapporto Pfn/Ebitda adjusted si è attestato a 1,27x, all’interno del range target (1,26-1,32x).

Forte crescita della redditività nel quarto trimestre 2024

Nel quarto trimestre, Pirelli ha registrato ricavi per 1,59 miliardi di euro, in aumento del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2023 e superiori alle attese di 1,53 miliardi. Escludendo l’effetto cambi positivo, la crescita organica è stata del +2,3%. Anche il price/mix ha mostrato un andamento positivo (+1,8%), grazie a un miglioramento del mix di prodotto.

Sopra le aspettative anche l’Ebitda adjusted, pari a 362,5 milioni contro 349 milioni previsti. L’Ebit adjusted trimestrale è salito a 244,6 milioni di euro (+11,5%), con margine in miglioramento dal 14,7% al 15,4%.

L’utile netto si è attestato a 130 milioni (+53,1%) beneficiando anche della risoluzione positiva di un contenzioso fiscale relativo ad anni precedenti.

Il flusso di cassa netto ante dividendi del trimestre ha raggiunto 890,7 milioni di euro, in crescita rispetto agli 876,6 milioni dell’anno scorso.

Pirelli conferma gli obiettivi 2025

Pirelli ha confermato i target previsti per il 2025, nonostante la forte volatilità del contesto macroeconomico. La società prevede una domanda di pneumatici Car globale che potrebbe oscillare tra un calo dell’1% e una crescita dell’1%. I target per l’esercizio in corso includono:

  • Ricavi tra 6,8 e 7,0 miliardi di euro, con un Ebit margin adjusted attorno al 16%;
  • Flusso di cassa netto ante dividendi tra 0,55 e 0,57 miliardi di euro;
  • Posizione finanziaria netta a fine 2025 attorno a -1,6 miliardi di euro, con un rapporto Pfn/Ebitda adjusted pari a circa 1x.

I target non tengono in considerazione il possibile impatto negativo dei dazi statunitensi allo studio dell’amministrazione Trump. Pirelli sta lavorando a un piano di mitigazione per affrontarne gli eventuali effetti, con l’obiettivo di preservare la propria competitività sul mercato, raggiungendo i target di generazione di cassa e deleverage e la parte bassa della guidance sull’Adjusted Ebit.

La view degli analisti su conti e guidance

Gli analisti concordano nel valutare il 2024 di Pirelli come un anno positivo, con risultati superiori alle attese e una solida crescita nel segmento High Value, che ha raggiunto il 76% del fatturato. Tuttavia, il contesto macroeconomico resta incerto e potrebbe rappresentare una sfida nel 2025.

Gabriel Debach (eToro) sottolinea come Pirelli abbia consolidato la propria leadership nei pneumatici ≥18’’, ma il mercato globale resta fragile. Tra i rischi principali emergono le tensioni commerciali tra USA, Cina ed Europa, il rallentamento della produzione auto in Nord America ed Europa e la volatilità delle valute, che nel 2024 ha pesato per un -2,5% sui risultati. L’azienda punta su efficienza, innovazione e sostenibilità per navigare queste difficoltà, ma la sua capacità di proteggere la redditività sarà cruciale.

Equita conferma che i risultati del quarto trimestre sono stati leggermente superiori alle attese, grazie anche a un impatto positivo del forex. Il price/mix rimane il principale driver della crescita, con un incremento previsto tra il +2% e il +3%, mentre i volumi dovrebbero salire tra il +1% e il +2%. Il debito netto in calo dovrebbe lasciare spazio per possibili operazioni di M&A nel settore tecnologico (connected tyres), buyback o dividendi.

Bloomberg Intelligence evidenzia la solidità del margine Ebit adjusted del quarto trimestre e il fatto che Pirelli abbia ribadito le sue guidance per il 2025 nonostante le difficoltà del settore. Il principale rischio riguarda possibili dazi USA sulle importazioni dal Messico, da cui proviene il 50% delle vendite. Tuttavia, gli analisti ritengono che Pirelli possa mitigare questo impatto con aumenti di prezzo, maggiori importazioni dal Brasile e una produzione più elevata nello stabilimento della Georgia, in linea con la sua strategia local-for-local.

Nel complesso, il segmento High Value continua a essere un pilastro della crescita, con segnali positivi dal mercato della sostituzione: a gennaio, i volumi sono aumentati del 13% in Europa e del 6% in Nord America. La sfida per Pirelli sarà mantenere questa traiettoria di crescita in un ambiente caratterizzato da volatilità e possibili barriere commerciali.