Pirelli: balzo dell’utile nel primo trimestre, cambi penalizzano il giro d’affari. Target confermati
Utili in crescita di un quarto, ricavi penalizzati dall’effetto cambi e target confermati. È questo il quadro che emerge dalla pubblicazione della trimestrale di Pirelli. Il fiore all’occhiello è rappresentato dall’utile netto che ha totalizzato 90,4 milioni di euro, il 26,1% in più rispetto ai 71,7 milioni del corrispondente periodo 2013 (consenso 86 milioni). Calcolando anche il risultato delle “discontinued operation”, l’utile netto di competenza di Pirelli & C. segna un +23% a 89,7 milioni.
Su base organica i ricavi al 31 marzo 2014 registrano un +8% attestandosi a 1.473,2 milioni (1.498 milioni per gli analisti). Includendo l’impatto negativo del 10,7% legato ai cambi, i ricavi scendono del 2,7%. Il dato ha beneficiato del miglioramento della componente price/mix, cresciuta nel periodo del 4,6% (target +4%/+5% previsto per l’esercizio 2014).
Segno più anche per l’accoppiata Ebitda-Ebit (il primo ante oneri di ristrutturazione) che grazie a un incremento del 9,6 e del 12,6 per cento si sono rispettivamente attestati a 277,3 e 201 milioni di euro (stime a 281 e a 196 milioni). La posizione finanziaria netta consolidata è passiva per 1.965,6 milioni (inclusi 50,9 milioni relativi alle “discontinued operation” delle attività steelcord), contro i 1.680,2 milioni di un anno prima e ai 1.322,4 di fine 2013.
Target confermati
Alla luce dell’andamento del primo trimestre, “Pirelli -si legge nella nota diffusa dalla società- conferma gli obiettivi per l’esercizio in corso”. A perimetro di consolidamento costante, la società si attende un fatturato consolidato di circa 6,2 miliardi (>+9%/+10% al netto dell’effetto cambi), un Ebit di circa 850 milioni (dopo oneri di ristrutturazione per 50 milioni), investimenti sotto quota 400 milioni, una generazione di cassa ante dividendi maggiore di 250 milioni e una posizione finanziaria netta passiva per circa 1,2 miliardi di euro.