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Pioggia di vendite su Saipem

Pubblicato 16 Settembre 2004 Aggiornato 19 Luglio 2022 12:30
Giornata no per Saipem. Il titolo del colosso petrolifero lascia andare sul campo l'1,08%, passando di mano a quota 8,61 euro. Il cda di Saipem ha approvato la relazione semestrale del gruppo, confermando i dati già resi noti il 28 luglio. L'utile netto nei primi 6 mesi del 2004 è sceso a 82 milioni di euro dai 90 milioni dello stesso periodo 2003. L'utile operativo è passato da 138 a 127 milioni. Numeri, che a detta degli analisti, non sono una sorpresa negativa. Perché questa aria di maretta su Saipem? "Il titolo ha guadagnato il 16% tra luglio e agosto: sta scontando le quotazioni elevate su cui si muove il petrolio", spiega un analista di una banca milanese, che su Saipem ha un rating underperform. "I gestori hanno sovrappesato i mesi passati Eni e così facendo si sono buttati anche su Saipem. Ma l'azione potrebbe essere vicina a una correzione. Per questo motivo ho mantenuto il mio target price a 7,9 euro". Il newsflow su Saipem rimane buono. "Dovrebbe essere affare fatto la commessa di 800 milioni di dollari in Karzakistan. Il capofila del consorzio è Eni. E secondo ultime notizie Saipem sta avendo colloqui esclusivi con Eni, segno che stanno definendo le condizioni dell'offerta e i margini. Ma è una novità ormai scontata dal mercato", prosegue l'esperto. "Piuttosto sarà interessante seguire la vicenda Shell nell'estremo oriente russo, regione in cui Saipem lavora già. Il governo russo sta cambiando le carte in tavola a Shell, ma l'impatto su Saipem dovrebbe essere scarso. Una cosa insegna questa vicenda: sempre di più le compagnie petrolifere andranno a cercare il petrolio in aree con condizioni estreme. E in questo Saipem sarà avvantaggiata", conclude l'analista.