Pil III trimestre ancora negativo: -0,1% congiunturale e -0,4% annuo. Economia italiana ai livelli del 2000
L’economia italiana è ancora in contrazione. Nel terzo trimestre del 2014, il Prodotto interno lordo (Pil) italiano è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,4% nei confronti del terzo trimestre del 2013. Lo rende noto l’Istat nelle sue stime preliminari, che rileva come dopo tredici trimestri consecutivi di mancata crescita, cioè con una variazione del Pil negativa o pari a zero, (era il terzo trimestre del 2011 quando il Pil segnò un -0,3% congiunturale) l’economia italiana è “ai livelli del 2000”. L’economia era rimasta ferma sullo zero nel primo trimestre del 2014 ed era arretrata dello 0,2% nel secondo.
L’istituto di statistica segnala che il calo congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura e dell’industria e di un aumento nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte), parzialmente compensato da un apporto positivo della componente estera netta. Il terzo trimestre del 2014 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al terzo trimestre del 2013.
Nello stesso periodo, precisa l’Istat, il Pil è aumentato in termini congiunturali dell’1,2% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,9% negli Stati Uniti e del 3% nel Regno Unito.
La variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,3%. Sarebbe questo cioè, secondo l’Istat, il dato di quest’anno qualora nel quarto trimestre si dovesse registrare un andamento piatto.