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Pil: Coldiretti, Made in Italy razionato nel 2015

Pubblicato 13 Febbraio 2015 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:03
Made in Italy razionato nel 2015: sugli scaffali dei supermercati ci sarà il 35% in meno di olio di oliva italiano, ma anche un calo del 25% per gli agrumi, del 15% per il vino fino al 50% per il miele, mentre il raccolto di castagne è stato da minimo storico. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del crollo dei raccolti Made in Italy che ha concorso a determinare un calo del Pil agricolo in termini congiunturali per il terzo trimestre consecutivo, sulla base dei dati Istat.
"La produzione Made in Italy di miele è quasi dimezzata per effetto del clima, ma se la vendemmia si è classificata come la piu' scarsa dal 1950, con una produzione di vino Made in Italy attorno ai 41 milioni di ettolitri, quella di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate", ricorda l'associazione sottolienando che "anche per gli effetti dal punto di vista economico, rischiano quindi di mancare dalle tavole quei i prodotti base della dieta mediterranea".
"Con il crollo dei raccolti nazionali aumenta il rischio di portare in tavola prodotti spacciati per made in Italy, ma provenienti dall'estero, spesso di bassa qualità e per questo - consiglia la Coldiretti - occorre verificare con attenzione l'origine in etichetta, almeno su quei prodotti come l'olio, il miele e gli agrumi freschi dove è in vigore l'obbligo di indicare la provenienza" .