Piazza Affari vota sì alla manovra Monti, volano le banche. Spread sotto quota 400
I mercati finanziari votano a favore della manovra “salva-Italia” varata dal governo Monti. Piazza Affari ha registrato la migliore performance tra le piazze finanziarie del Vecchio Continente, con l’indice Ftse Mib ha infatti guadagnato il 2,91% a 15.926 punti, mentre lo spread Btp-Bund è calato a 375 punti base e il rendimento del Btp decennale è sceso sotto il 6%, livello che non si vedeva dallo scorso 28 ottobre.
In Borsa gli acquisti si sono concentrati soprattutto sul comparto bancario. La manovra del governo Monti prevede che il ministero dell’Economia sia autorizzato fino al 30 giugno 2012 a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane (con scadenza da tre mesi fino a cinque anni) oppure dal 1 gennaio 2012 a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite. E così a Piazza Affari sono scattati gli acquisti sugli istituti di credito: Banco Popolare ha guadagnato l’11,65% a 1,035 euro, Popolare di Milano il 7,28% a 0,305 euro, Unicredit il 5,42% a 0,836 euro, Intesa SanPaolo il 3,85% a 1,348 euro, Ubi Banca il 5,26% a 3,204 euro. Il Monte dei Paschi è volato con un +10,68% a 0,304 euro dopo aver raggiunto un accordo tombale con l’Agenzia delle Entrate, in base al quale pagherà 260 milioni di euro (più altri 30 milioni come interessi) per chiudere il contenzioso relativo ad alcune operazioni di finanza strutturata realizzate fra il 2002 e il 2007. La controversia ammontava intorno ai 900 milioni e l’acconto di circa il 30% “è in linea con quanto realizzato da altre banche”, ha commentato Equita nella nota odierna. A margine di una presentazione tenutasi ieri a Siena, inoltre, il presidente della Fondazione Mps, Gabriello Mancini, ha dichiarato che l’ente è pronto a diluire la propria quota al di sotto del 50%.
Il settore bancario ha beneficiato anche delle notizie provenienti dal summit franco-tedesco a Parigi. Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha dichiarato che Francia e Germania vogliono un nuovo Trattato europeo e desiderano anticipare l’introduzione del meccanismo europeo di stabilità al 2012 dal 2013. Si tratta del primo round di una settimana decisiva per il futuro dell’euro che si concluderà con il Consiglio Ue in programma l’8 e il 9 dicembre.
Tra le altre storie di giornata, Fondiaria-Sai (+3,22% a 1,185 euro) è rimasta ancora una volta sotto i riflettori. La società del gruppo Ligresti ha confermato di avere allo studio la creazione di un veicolo in cui far confluire le partecipazioni strategiche detenute in Generali, Mediobanca, Unicredit, Pirelli, Rcs e in Monte dei Paschi, cui farà seguito la cessione di una quota di minoranza a Credit Suisse.
Dopo numerose sedute trascorse sotto pressione, Finmeccanica ha messo a segno un’ottima performance con un +9,80% a 3,562 euro. Lottomatica ha guadagnato il 5,54% a 12 euro dopo che l’amministratore delegato, Marco Sala, ha indicato i target 2011 come ampiamente alla portata sottolineando la buona performance delle attività internazionali. Il 2011, quindi, dovrebbe chiudersi con ricavi per 2,85 miliardi di euro, un margine operativo lordo pari a 960 milioni di euro e un indebitamento netto di 2,8 miliardi.