Decreto salva-Italia: SPECIALE Costi della politica
Il governo Monti tenta di dare il buon esempio e prevede nella manovra alcuni tagli ai costi della politica e della pubblica amministrazione. Cancellato il doppio stipendio per chi siede al governo, con l’iniziativa dello stesso Monti di rinunciare al proprio stipendio. Dieta dimagrante per le province con l’abolizione delle giunte provinciali e una riduzione del numero dei consiglieri, e per gli enti di vigilanza, come l’Antitrust e la Consob. Infine, la creazione di una super Inps che incorporerà Enpals e Inpdap.
Tagli alle Province
La scure di Monti si è abbattuta pesantemente sulle Province, le cui funzioni vengono drasticamente ridimensionate: “le Province vengono riportate alla funzione di organi di indirizzo e coordinamento”, si legge nella nota del governo. Niente di più. E allora via le giunte provinciali (abolite), mentre i Consigli provinciali subiscono una dieta ferrea, in quanto potranno essere composti da un massimo di dieci membri, contro i 12-18 previsti prima, a seconda delle dimensioni territoriali. A fianco della riduzione delle funzioni, diminuiscono anche i finanziamenti. Il decreto prevede infatti 500 milioni di trasferimenti statali a partire dal prossimo anno.
Dieta anche per l’Authority
Sforbiciata anche sui componenti delle autorità di garanzia e vigilanza, dall’Antitrust alla Consob. Il numero complessivo dei membri delle otto agenzie dovrà scendere dagli attuali 50 a poco più della metà, ossia 28. In particolare, l’Agcom vedrà passare i propri commissari da 8 a 4, l’autorità sui contratti pubblici da 7 a 5, mentre l’autorità sull’energia elettrica e gas, l’Antitrust e la Consob vedranno ridurre il numero dei membri da 5 a 3. L’Isvap passerà da 6 a 3 commissari, la Commissione per la vigilanza sui fondi pensione da 5 a 3 così come quelli della Commissione sulle amministrazioni pubbliche. Infine da 9 a 5 scendono i componenti della Commissione di garanzia dell’attuazione delle legge sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali. Senza contare che altri istituti verranno soppressi o inglobati. E’ il caso dell’agenzia per la sicurezza nucleare e quella per l’acqua.
Una super Inps
Nel pacchetto di tagli ai costi della pubblica amministrazione anche quello che riguarda gli uffici di previdenza. Il decreto prevede la soppressione dell’Enpals (l’ente di previdenza per i lavoratori dello spettacolo) e dell’Inpdap (l’ente per i dipendenti della pubblica amministrazione) che verranno assorbiti dall’Inps. Con questa operazione il taglio dei costi previsto è di circa 20 milioni di euro nel 2012, 50 milioni nel 2013 e 110 milioni nel 2014.
Stipendi dei politici
Infine, il tasto dolente: gli stipendi dei politici. La manovra prevede l’eliminazione del doppio stipendio per chi siede al governo, almeno per tutta la durata dell’incarico. Il presidente del Consiglio, nonchè ministro dell’Economia, Mario Monti, ha fatto sapere che rinuncerà al proprio compenso. E poi più trasparenza sui patrimoni, con l’obbligo di dichiarare per intero il patrimonio dei componenti del governo, dai fondi di investimento, alle obbligazioni, fino alle azioni.