Piazza Affari tenta nuovo allungo, attesa per vertice Conte-Juncker. I titoli da seguire oggi
I segnali di disgelo tra Usa e Cina danno fiato ai mercati e Piazza Affari cerca di dare seguito al rimbalzo della vigilia. Il Ftse Mib segna un progresso dello 0,82% a 18.742 punti dopo il quasi +1% della vigilia. A inizio ottava l’indice guida milanese aveva toccato i minimi da dicembre 2016.
Sponda da segnali distensione tra Usa e Cina
Sul fronte Usa-Cina sono due le sponde positive per i mercati: il direttore finanziario di Huawei, Meng Wanzhou, ha ottenuto la cauzione da un tribunale canadese (la donna, figlia del fondatore di Huawei, era stata arrestata la scorsa settimana dalle autorità canadesi su richiesta degli Stati Uniti). Inoltre Trump si è detto disponibile a “intervenire” nel caso Huawei, se ciò potesse garantire il raggiungimento di una intesa commerciale con la Cina. In secondo luogo alcuni rumor vedono la Cina pronta a tagliare i dazi sulle auto prodotte in Usa dal 40% al 15%.
D-day per l’Italia, Conte incontra Juncker per trovare compromesso su deficit
Si profila una giornata chiave per l’Italia con l’incontro tra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, per discutere delle modifiche alla Manovra ed evitare l’avvio della procedura di infrazione contro l’Italia. In attesa dell’incontro Conte starebbe pensando di tagliare il target sul deficit-Pil dal 2,4% attuale a un valore compreso tra il 2,05% e il 2,08%, secondo quanto riporta il Messaggero.
Titoli da seguire: tonfo per Ferragamo, nuovo sprint di Enel
Tra i singoli titoli spicca oggi il tracollo di Salvatore Ferragamo, sospeso al ribasso in avvio e ora cede quasi il 5% a 18,73 euro. Pesa la notizia che Ugo Giorcelli lascerà dal prossimo 11 gennaio l’incarico di Cfo. In occasione della riunione del consiglio di amministrazione del gruppo del lusso, prevista per domani 13 dicembre, saranno rese note deliberazioni al riguardo. Si Ferragamo è arrivata anche la bocciatura da parte di Kepler Cheuvreux che ha abbassato il rating a reduce.
Senza smalto le banche con UBI Banca che cede l’1,77%, -0,94% per Banco BPM. Tra i peggiori anche Ferrari in calo di quasi l’1%.
Tra i segni più si conferma il momento positivo di Enel (+1,8% a 4,894 euro) che ieri ha sfruttato il rialzo della valutazione a 6,2 euro deciso da Morgan Stanley.
Molto bene anche Tim (+1,2%) già protagonista ieri a seguito dell’offensiva di Vivendi sulla governance. I francesi, primo azionista di Tim con una quota di quasi il 24%, hanno chiesto al consiglio di amministrazione del gruppo italiano di convocare nuova assemblea per la nomina di nuovi consiglieri, revocando quelli di Elliott. Oggi La Stampa rimarca come il governo potrebbe cercare una sponda nei francesi per portare avanti il progetto di scindere la rete e poi procedere a una fusione con Open Fiber, grazie al ruolo centrale di Cassa depositi e prestiti (CDP).
Infine focus su Generali (+0,77%) con il cda odierno che potrebbe procedere al cambio dello statuto per eliminare il limite dei 70 anni per la carica di presidente. Mossa che aprirebbe la strada alla riconferma di Gabriele Galateri di Genola quale presidente del leone di Trieste.