Piazza Affari sulla parità, vendite su Telecom Italia. Continua la discesa di Fincantieri
Piazza Affari si muove sulla parità, in linea con gli altri listini d’Europa, in quest’ultima seduta che segna la fine della settimana, del mese e del terzo trimestre. Gli investitori si muovono cauti in attesa del dato preliminare sull’inflazione dell’Eurozona, tenuta in considerazione dalla Bce per le sue decisioni di politica monetaria. In questo quadro, l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano ha aperto in moderato rialzo (+0,17%) per poi, a circa mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni, girare in territorio negativo e ritornare piatto con un +0,01% in area 22.589 punti. Le altre piazze d’Europa si muovono in ordine sparso: Londra è la più tonica con un +0,39%, mentre Parigi cede lo 0,08%. Ieri sera Wall Street ha chiuso in leggero aumento, con l’S&P500 su nuovi massimi storici, mentre questa mattina la piazza azionaria di Tokyo ha terminato sulla parità, a causa del rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro. Tuttavia, per l’indice giapponese Nikkei, settembre è stato il miglior mese dell’anno.
Tornando a Piazza Affari, pesante Telecom Italia, che scivola sul fondo del listino principale con un ribasso di oltre 1 punto percentuale. Sul titolo della tlc italiana pesa l’imminente multa da parte del governo per la mancata notifica tempestiva del controllo di Vivendi. Il comitato sul golden power ha deciso di comminare entro 90 giorni una multa al gruppo telefonico, il cui primo socio è la francese Vivendi. La sanzione dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro. Intanto ieri il Consiglio di Amministrazione di Tim ha nominato Amos Genish quale nuovo amministratore delegato conferendogli deleghe esecutive.
Sul fronte opposto, quindi tra i migliori del Ftse Mib, bene il comparto finanziario con Banca Generali e Generali Assicurazioni in testa al listino con un progresso di circa mezzo punto percentuale.
Al di fuori del paniere principale, in evidenza Fincantieri che cede circa 2 punti percentuali dopo che ieri ha lasciato sul parterre oltre il 5% a seguito dell’accordo tra Francia e Italia su Stx. Possibile un accordo anche sul militare, anche se l’amministratore delegato di Naval Group, Hervé Guillou, sarebbe pronto a discutere una alleanza anche con altre società di difesa navale oltre che con Fincantieri.