News Notizie Italia Piazza Affari sostenuta da rassicurazioni Draghi, Ubi guida rally delle banche

Piazza Affari sostenuta da rassicurazioni Draghi, Ubi guida rally delle banche

Pubblicato 19 Gennaio 2017 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:45
Draghi rassicura i mercati e Piazza Affari chiude in deciso spolvero una seduta movimentata. L'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,69% a 19.490 punti. Sull'obbligazionario, il BTP a 10 anni è tornato in mattinata sopra la soglia del 2% per la prima volta da dicembre. Nella prima riunione dell'anno il Consiglio direttivo della BCE ha lasciato fermi ai minimi storici i tassi di interesse con gli acquisti di asset che continueranno all'attuale ritmo mensile di 80 miliardi di euro sino alla fine di marzo 2017 e che da aprile intende proseguire gli acquisti netti a un ritmo mensile di 60 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2017. La politica monetaria, ha detto Mario Draghi nel corso della conferenza stampa che segue le riunioni del board, ha fatto tanto ma non è il momento di fermarsi. In sostanza, è ancora troppo presto per il tapering, con la riduzione progressiva degli acquisti di titoli che non è stata neanche presa in considerazione dal Consiglio Direttivo.
Rally per UBI Banca (+7,33%) che ha toccato i massimi a 9 mesi all'indomani della sottoscrizione dell'accordo per l'acquisizione del 100% delle tre good banks, vale a dire le nuove Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti, in scia all'offerta da 1 euro presentata lo scorso 11 gennaio. L'operazione dovrebbe perfezionarsi nel primo semestre dell'anno, una volta ottenute le necessarie condizioni e ottenute le autorizzazioni.
In spolvero anche gli altri testimonial bancari: +5,4% per Bper, +4,20% per Banco Bpm e +1,82% per Intesa Sanpaolo. Seduta con le marce alte per Fca (+4,8% a 9,37 euro) su cui Jefferies ha confermato la raccomandazione buy con prezzo obiettivo a 10 euro.
Recupero sul finale per Mediaset (+1,57%). Il piano strategico presentato ieri da Mediaset è ritenuto da diversi analisti eccessivamente ambizioso. Il Biscione ha varato una piccola rivoluzione sul fronte pay tv con i contenuti di Premium che potranno finire anche su altre piattaforme. L'intento è ridurre il peso della pay tv in modo da pervenire all'ambizioso target di profitti operativi per 468 milioni di euro al 2020, più del doppio rispetto a quanto preventivato dagli analisti e con circa 200 mln di maggior ebit legati proprio a Premium. "Una strategia ambiziosa per abbassare i costi e fare una transizione ad un modello con meno calcio per migliorare i profitti", rimarcano gli analisti di Ubs che anno tagliato la raccomandazione su Mediaset a sell dal precedente neutral.