Piazza Affari soffre subito, balzo spread pesa su banche e Poste
Avvio debole per Piazza Affari con banche ancora vittime del caro spread. Il Ftse Mib cede lo 0,72% a 20.216 punti.
Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund continua ad allargarsi e ha toccato in avvio i 285 pb, non lontano dai massimi 2019 toccati nella prima parte di maggio. Pesano sull'Italia le indiscrezioni riportate da Bloomberg, secondo cui Bruxelles si appresterebbe a comminare all'Italia una multa da 3,5 miliardi di euro, per non aver osservato gli impegni presi per ridurre i propri livelli di debito e deficit. Il vice premier Matteo Salvini ha confermato ieri sera l'intenzione di andare avanti con uno shock fiscale con il costo della flat tax al 15% che è stato valutato dallo stesso Salvini nel range tra 30 e 50 miliardi di euro.
Tra i singoli titoli si conferma la debolezza delle banche, appesantite proprio dal caro spread. Unicredit cede quasi il 2%, segue l'altra big Intesa Sanpaolo con -1,78%. Tra i finanziari arranca anche Poste con -1,2%. Tra i segni più si segnala Fca con +1% dopo l'exploit di ieri a seguito dell'annuncio della proposta di fusione alla pari con Renault.
Oggi atteso il primo round del trittico di aste di fine mese. Il Tesoro collocherà Ctz e Btp legati all'inflazione per massimi per complessivi 3,75 miliardi di euro.
Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund continua ad allargarsi e ha toccato in avvio i 285 pb, non lontano dai massimi 2019 toccati nella prima parte di maggio. Pesano sull'Italia le indiscrezioni riportate da Bloomberg, secondo cui Bruxelles si appresterebbe a comminare all'Italia una multa da 3,5 miliardi di euro, per non aver osservato gli impegni presi per ridurre i propri livelli di debito e deficit. Il vice premier Matteo Salvini ha confermato ieri sera l'intenzione di andare avanti con uno shock fiscale con il costo della flat tax al 15% che è stato valutato dallo stesso Salvini nel range tra 30 e 50 miliardi di euro.
Tra i singoli titoli si conferma la debolezza delle banche, appesantite proprio dal caro spread. Unicredit cede quasi il 2%, segue l'altra big Intesa Sanpaolo con -1,78%. Tra i finanziari arranca anche Poste con -1,2%. Tra i segni più si segnala Fca con +1% dopo l'exploit di ieri a seguito dell'annuncio della proposta di fusione alla pari con Renault.
Oggi atteso il primo round del trittico di aste di fine mese. Il Tesoro collocherà Ctz e Btp legati all'inflazione per massimi per complessivi 3,75 miliardi di euro.