Banche, corsa alle fusioni con Lega più forte. Ubi, Banco Bpm e Bper in manovra
Banca Mps, Carige, Ubi, Banco Bpm e Bper sono i nomi più attivi nel prossimo risiko bancario, chi per necessità - come Carige - chi per volontà strategica. Diversi attori di rilievo sono tornati a lavorare sulle aggregazioni e, come sottolinea oggi un articolo di Repubblica a firma Andrea greco, la caduta dei M5s, partito poco dialogante con banchieri e affini, rinverdisce dossier mai davvero accantonati. La forza della Lega, che presidia tutte le regioni del Nord a maggior trama di banche e imprese, è ritenuta da più di un banchiere un’opportunità per riprendere il solco del consolidamento dimensionale degli istituti.
La riforma 2015 ha reso otto delle prime 10 popolari delle società per azioni, per cui non vige più il principio “una testa un voto”. Oggi alcuni azionisti forti ci sono: e si stanno parlando per esser pronti a imboccare le migliori strade per Ubi, Banco Bpm e Bper, assistite dagli storici advisor. Sembra che il boccone più ambito da Unipol (che si appresta a salire al 20% di Bper) sia Banco Bpm, ma la logica vale ancor più per Mps. Il Tesoro (oggi al 68%) dovrà dire alla nuova Commissione Ue in autunno come riprivatizzerà Siena.
La riforma 2015 ha reso otto delle prime 10 popolari delle società per azioni, per cui non vige più il principio “una testa un voto”. Oggi alcuni azionisti forti ci sono: e si stanno parlando per esser pronti a imboccare le migliori strade per Ubi, Banco Bpm e Bper, assistite dagli storici advisor. Sembra che il boccone più ambito da Unipol (che si appresta a salire al 20% di Bper) sia Banco Bpm, ma la logica vale ancor più per Mps. Il Tesoro (oggi al 68%) dovrà dire alla nuova Commissione Ue in autunno come riprivatizzerà Siena.