News Notizie Italia Piazza Affari, seduta senza verve: bene le oil company con Tenaris, in luce Buzzi Unicem

Piazza Affari, seduta senza verve: bene le oil company con Tenaris, in luce Buzzi Unicem

Pubblicato 30 Marzo 2017 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:43
Seduta dai contorni interlocutori per Piazza Affari, trascorsa senza troppa verve fra i supporti di area 20.200 e i 20.370 punti. L'indice FTSE Mib è andato a chiudere in rialzo del +0,45% a 20.367,75 punti, aiutata nelle ultime ore dalla ripresa di Wall Street.

Oltreoceano i mercati azionari festeggiano la revisione al rialzo per il dato relativo la crescita economica statunitense. Secondo i dati diffusi dal Bureau of Economic Analysis tra ottobre e dicembre 2016 il Prodotto interno lordo della prima economia è cresciuto del 2,1%, lo 0,2% in più rispetto al dato precedente (dati trimestrali e annualizzati). Battute le attese degli analisti, che si attendevano una revisione al 2%.

Nonostante questo, il dato segna una decisa frenata rispetto al 3,5% del terzo trimestre. "Il rallentamento del Pil nel quarto trimestre riflette il calo delle esportazioni e delle spese federali e un'accelerazione delle importazioni", si legge nel report. Nel complesso, l'anno scorso la prima economia è cresciuta complessivamente dell'1,6%, il livello minore degli ultimi cinque anni.

In questo quadro si sono distinti in positivo i titolo legati al settore oil. Il balzo messo a segno dalle quotazioni del petrolio fa bene a Piazza Affari dove oggi sono piovuti gli acquisti su Tenaris, +3,6% a 16,14 euro, con il movimento del titolo che corrobora i segnali long generati nel corso della settimana.

Martedì l'Ad dell'azienda, Paolo Rocca, ha comunicato le proprie previsioni per l'anno in corso. "Ci aspettiamo una crescita della domanda globale a +37%, dalla precedente stima di +25% rilasciata lo scorso novembre", ha dichiarato nel corso dell'evento Energy Conference di New Orleans.

Ben comprata anche Saipem, +1,36% a 0,4309 euro. Il gruppo guidato da Stefano Cao ieri ha emesso un bond a tasso fisso a 5 anni, per un valore nominale di 500 milioni di euro. Il prestito paga una cedola annua del 2,75% ed ha un prezzo di re-offer di 100%. Gli acquisti hanno supportato anche ENI, +1,32% a 15,32 euro.

Chiudono la giornata in gain anche gli industriali: Buzzi Unicem, +3,33% a 23,28 euro e Prysmian, +1,53% a 24,48euro. Sul frotne dei ribassi ancora una giornata amara per Bper Banca, -1,35% a 4,69 euro, la cui parabola ribassista non accenna a terminare. Da inizio anno il titolo dell'istituto modenese ha perso circa il 7 per cento, con gli analisti che avvertono della "pericolosa discesa sotto i 4,80 euro, dove era in transito un supporto dinamico formato dalla trend linea ascendente partita dal minimo del 23 febbraio scorso", ha commentato un trader.