Piazza Affari sbanda e chiude a -1,84%, molto male Stellantis e Unicredit
Venerdì decisamente opaco per le Borse con Piazza Affari arrivata a cedere oltre il 2% prima di risalire leggermente sul finale in scia alla timida ripresa di Wall Street. In chiusura il Ftse Mib segna un calo dell'1,84% a 27.061 punti. A mettere in affanno i listini azionari è stata principalmente la doccia fredda arrivata da Netflix. Per il primo trimestre di quest'anno, il colosso dello streaming prevede una crescita degli abbonati, su base netta, di 2,5 milioni, decisamente al di sotto dei 3,98 milioni di nuovi abbonati del primo trimestre del 2021, e molto sotto dei 6,93 milioni attesi dagli analisti. Con i cali degli ultimi giorni il Nasdaq 100 è entrato in territorio correttivo (oltre -10% dai massimi) e tra gli strategist c'è chi teme che la correzione diventi più profonda nelle prossime settimane.
A Piazza Affari spicca il calo del 3,82% a 18,07 euro di Stellantis, tra i migliori performer in questo mese di gennaio. Molto male anche Tenaris a -3,76% e Prysmian -3,89%. Peggior titolo in assoluto sul Ftse Mib è stato Amplifon a -4,11%. Tra le big tonfo del 3% per Ferrari.
Tra le banche pesante -2,89% per Unicredit che settimana prossima aprirà le danze dei conti trimestrali bancari, mentre Intesa (-0,12%) è stato uno dei pochi titoli a limitare i cali. Secondo Barclays, che conferma Intesa come propria top pick bancaria, il nuovo business plan in arrivo il 4 febbraio potrà agire da catalyst positivo per il titolo.
Chiusura in calo dell'1,13% a 0,4193 euro per Telecom Italia che oggi ha visto la nomina di Pietro Labriola come nuovo ceo del gruppo tlc.
A Piazza Affari spicca il calo del 3,82% a 18,07 euro di Stellantis, tra i migliori performer in questo mese di gennaio. Molto male anche Tenaris a -3,76% e Prysmian -3,89%. Peggior titolo in assoluto sul Ftse Mib è stato Amplifon a -4,11%. Tra le big tonfo del 3% per Ferrari.
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