News Notizie Italia Piazza Affari rosso Ferrari: FTSE Mib giù con gli industriali ma il Cavallino festeggia i massimi storici

Piazza Affari rosso Ferrari: FTSE Mib giù con gli industriali ma il Cavallino festeggia i massimi storici

Pubblicato 27 Marzo 2017 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:49
I mercati azionari oggi hanno mal digerito il boccone amaro chiamato Donald Trump, incapace di convincere i Repubblicani del Congresso a sostenere la sua riforma sanitaria, generando sconcerto e confusione tra gli investitori.

I flussi di denaro sono stati dirottati dai listini azionari Usa ed europei in direzione di porti più sicuri quali l'oro (arrivato a quota 1.260 dollari per oncia nel corso della seduta) e l'argento (superata la soglia chiave a 18 dollari per oncia), a scapito anche del biglietto verde. Il tasso di cambio fra dollaro Usa e euro ha infatti toccato un massimo intaday a 1,09 un livello che non veniva aggiornato dall'11 novembre scorso.

"Il ritiro della riforma sanitaria da parte di Trump, conferma le divisioni in seno ai Repubblicani e rende gli investitori più impazienti rispetto alle prossime riforme, dal fisco alle infrastrutture, a sostegno della crescita", ha commentato Alberto Biolzi, responsabile direzione wealth management di Cassa Lombarda.

In questo quadro Piazza Affari si lascia alle spalle una giornata interlocutoria, chiusa con una performance in linea con quanto visto nei listini del Vecchio Continente. L'indice FTSE Mib è tornato a testare quota 20mila nel corso della giornata, chiudendo con un ribasso dello 0,32% a 20.124,19 punti.
I titoli industriali sono fra i principali artefici dell'arresto dell'indice. Peggior titolo è stato Buzzi Unicem, scivolato a 22,75 euro in ribasso del 3,27%, seguito a ruota da CNH Industrial, -2,7% a 8,74 euro, e Tenaris, -2,21% a 14,56 euro.

Per quest'ultima vale anche il forte ribasso del petrolio (WTI vicino al test dei 47 dollari per barile); dinamica che ha zavorrato anche Saipem, -2% a 0,396 euro. Chiude con un passivo poco invidiabile anche STM, 2,9-% a 14,36 euro.

Scatto di Ferrari sul gradino più alto del podio sia in pista che in Borsa. Con un +2,87% il titolo sale sui nuovi massimi storici a 68,5 euro nell'intraday e a 68 euro in chiusura. La casa di Maranello capitalizza la vittoria al GP australiano nel weekend, risultato che corrobora le indicazioni d'acquisto giunte da più case d'affari nel corso della scorsa ottava.