Piazza Affari resta tra le Borse più attraenti: Equita punta su finanziari e energetici e inserisce due nuovi titoli in portafoglio
I mercati azionari europei (Piazza Affari compresa) hanno registrato ottime performance nel 2021 (l’indice Eurostoxx 600 ha chiuso a +25% mentre il Ftse Mib a +26,3%) in scia a un forte rimbalzo del Pil, una crescita degli utili superiori alle attese, un miglioramento della visibilità supportata dal Recovery Fund europeo e, per l’Italia, un profilo di rischio che è migliorato grazie alla credibilità concessa al premier Mario Draghi (arrivato lo scorso febbraio a Palazzo Chigi). Ma quali sono le attese per il 2022? “Guardando al 2022 continuiamo ad avere una view positiva anche se più moderata rispetto al 2021“. Questa la posizione di Equita illustrata nel nuovo Monthly report curato da Luigi De Bellis, co-responsabile dell’ufficio studi della sim.
Una view costruttiva: ecco perchè
Una view che resta costruttiva per via di alcuni fattori, tra cui le attese di una crescita economica che resterà robusta anche nel 2022 (Pil reale globale atteso +4,5% dopo il +5,8% del 2021, con Cina +5,2%, Unione europea +4,2%, Stati Uniti +4%), con una politica fiscale espansiva; ma anche gli aumenti dei tassi d`interesse previsti per il 2022 (3 rialzi attesi dalla Fed fino allo 0,9%, al massimo 1 rialzo per la Bce ma a fine 2022 fino al -0,4%) provocheranno a nostro avviso solo una contrazione limitata dei multipli che sarà compensata da una crescita degli utili e da un ciclo economico che non si esaurirà nel 2022.
“Ci aspettiamo tassi d`interesse reali ancora negativi”, affermano ancora da Equita che resta dell`idea che le banche centrali e i governi non abbiano reali alternative rispetto a spingere sulla crescita nominale, in modo da rendere sostenibile il debito creato durante la fase pandemica. “In un tale contesto – spiega – le azioni rappresentano una delle migliori opzioni contro il rischio inflazione”.
Per quanto riguarda il fronte pandemia, nonostante non siano da escludere temporanei rallentamenti legati alle varianti del Covid-19, De Bellis ritiene che gli impatti (sia sul fronte domanda che sulle catene di approvvigionamento) saranno sempre meno significativi alla luce di un contesto di maggiore immunità, tassi di mortalità e ospedalizzazione più bassi e nuovi trattamenti. Da aggiungere il fatto che l’elevato livello dei risparmi delle famiglie e un mercato del lavoro in espansione potrebbero lasciare spazi di upside in termini di pent-up demand quando la mobilità tra i diversi Paesi si normalizzerà. Inoltre, con la graduale uscita dalla pandemia, è atteso un allentamento delle pressioni inflazionistiche.
Piazza Affari resta tra le più attraenti, entrano in portafoglio Atlantia e Moncler
Il mercato azionario italiano resta tra i più attraenti in termini di P/E (2022-23E = 12,1 volte-11,5 volte), con una crescita degli utili del 15% su base annua nel 2022 rispetto al 2021 (e 23% sopra i livelli del 2019). Nel portafoglio raccomandato Equita sovrappeso rispetto al benchmark (96,5% rispetto al peso neutro del 90%).
Tra i singoli titoli Moncler e Atlantia entrano nel portafoglio raccomandato di Equita, dopo gli upgrade di oggi. In particolare, gli esperti spiegano che “Moncler offre un’attraente combinazione di qualità del business e crescite sostenute (Eps peer l’esercizio 2022 a +23%), trainate da elementi company specific e perciò più visibili, in un settore – quello del lusso – che vediamo ben posizionato nell`attuale contesto inflattivo”. Quanto ad Atlantia, Equita ritiene che l’equity story abbia maggiori catalyst nel corso del 2022, tra buyback da 2 miliardi di euro ed esposizione al tema del re-opening.
Finanziari ed energetici: Equita resta positiva su questi settori
A livello di settoriale, Equita resta positiva sui finanziari, che beneficiano soprattutto di un solido contesto economico e titoli energetici, grazie a una dinamica positiva attesa sul fronte dell’offerta/domanda di petrolio. “Continuiamo a favorire alcuni titoli legati alla riapertura, mentre siamo underweight sui titoli tecnologici/digitali (dopo la sbalorditiva performance nel 2021 e perché maggiormente esposti al rischio di de-rating). Abbiamo un’esposizione sostanzialmente neutral sulle utilities”, aggiungono da Equita.