Notizie Notizie Italia Piazza Affari recupera dai minimi ma chiude con un ribasso del 2,75%, banche volatili

Piazza Affari recupera dai minimi ma chiude con un ribasso del 2,75%, banche volatili

23 Luglio 2012 17:00
di Alberto Bolis
Giornata tinta di rosso per la Borsa di Milano. Il listino milanese ha pagato nella prima parte di seduta le indiscrezioni del Der Spiegel, secondo cui il Fmi avrebbe fatto sapere alla Commissione Ue di non aver intenzione di partecipare ad altri pacchetti di salvataggio in favore di Atene, per poi recuperare parzialmente terreno dopo la decisione della Consob di reintrodurre il divieto di vendite allo scoperto sui titoli bancari e assicurativi. Il provvedimento è entrato in vigore dalle 13.30 di oggi e resterà valido per tutta la settimana fino alle ore 18.00 di venerdì 27 luglio. La Spagna rimane nell’occhio del ciclone. Il nuovo problema del Governo iberico è l’indebitamento delle regioni spagnole, sempre più esposte a un possibile default. Tra tutte queste notizie lo spread Btp-Bund è schizzato fino a quasi 530 punti base per poi ripiegare in area 510 punti base.

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo aver toccato un minimo intraday a 12.391 punti non lontano dai minimi storici del marzo 2009, ha ridotto in parte le perdite arrivando a chiudere con un ribasso del 2,76% a 12.706 punti. A dettare il ritmo al listino i titoli del comparto bancario che ad un certo punto erano arrivati a cedere anche 9 punti percentuali. In chiusura Ubi Banca ha ceduto il 5,66% a 1,966 euro, Unicredit lo 0,16% a 2,432 euro, Popolare di Milano l’1,21% a 0,319 euro, Banco Popolare l’1,85% a 0,849 euro, Intesa SanPaolo l’1,76% a 0,921 euro, Mediobanca l’1,14% a 2,608 euro. In rialzo invece Monte dei Paschi (+4,01% a 0,163 euro).

Tra le storie di giornata, Eni (-3,81% a 15,67 euro) ha firmato con Rosneft l’exploration loan facility agreement relativo al finanziamento da parte del gruppo italiano dei costi relativi alle attività esplorative che saranno condotte congiuntamente dalle due società nell’offshore russo del Mare di Barents e del Mar Nero. Il deal rientra nell’ambito dell’accordo di cooperazione strategica firmato tra la società di San Donato Milanese e Rosneft lo scorso 25 aprile, in base alla quale le due compagnie costituiranno delle joint venture (Eni 33,33%, Rosneft 66,67%) per lo sviluppo congiunto delle licenze Fedynsky e Tsentralno-Barentsevsky, nell’offshore russo del Mare di Barents, e Zapadno-Cernomorsky, nell’offshore russo del Mar Nero.

Il premier Mario Monti, in visita a Mosca dove ha incontrato Dmitri Medvedev, avrebbe discusso anche delle grandi commesse nell’alta velocità. Secondo quanto riportato dagli analisti di Equita, sarebbe al lavoro una cordata formata da Ferrovie-Unicredit-Impregilo-Ansaldo STS per alcune commesse come la linea veloce Mosca-San Pietroburgo. “Qualche anno fa Ansaldo siglò un accordo con le ferrovie russe ma che finora ha prodotto modesti risultati – ha scritto Equita nella nota odierna -, ma allo stato attuale restano incertezze sia sulla tempistica che sull’entità”. Ansaldo STS ha perso lo 0,76% a 5,51 euro.

Giù anche Lottomatica (-1,47% a 15,41 euro) ma Nomura ha confermato la raccomandazione d’acquisto sul titolo (buy) alzando il target price a 18,1 euro dal precedente 17,4 euro. Gli esperti della banca nipponica prevedono che Lottomatica riporti nel secondo trimestre ricavi per 761 milioni di euro (+8,2%) e un Ebitda di 273 milioni (+11,4%), risultati che sono “sulla strada giusta per battere la guidance dell’intero 2012”.