Piazza Affari positiva grazie a Unicredit e Generali
Finisce con il segno più l'ultima seduta targate 2008 di Piazza Affari. Il Mibtel, sopra quota 15 mila punti, ha tagliato il traguardo in guadagno dell'1,33% a 15.096 punti, mentre lo S&P/Mib è salito dell'1,53% a 19.460 punti, adeguando il rialzo della piazza milanese a quello delle altre Borse europee. Nel corso della giornata dal sapore semifestivo spunti sono arrivati da Unicredit (+3,38% a euro), sulla scia dell'operazione della controllata Bank Austria, che frutterà alle casse di Piazza Cordusio una cifra di circa 1,2 miliardi di euro utile per rafforzare il coefficiente patrimoniale Tier 1. Gli ordini di acquisto hanno interessato anche altre big del credito italiano come Intesa Sanpaolo (+1,1%).
Nel settore assicurativo ha brillato Generali (+2,23%). Acquisti su Fiat (+1,72%), mentre Pininfarina è stata protagonista di una performance da capogiro connessa con le attese per il via libera definitivo di tutte le banche creditrici al piano di salvataggio.
Bene anche Enel (+2,55%), la cui cessione della propria quota di maggioranza della società sembra aver riscosso grande interesse: secondo fonti di mercato sarebbero 12 le offerte arrivate alla società elettrica, sei di investitori italiani e sei di stranieri, e si tratta sia di investitori finanziari che industriali. Ieri scadevano i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse. L'operazione, che rientra nella strategia di Enel per ridurre il proprio indebitamento, dovrebbe valere intorno a 1,2-1,4 miliardi di euro e dovrebbe concludersi entro fine marzo.
Nel settore assicurativo ha brillato Generali (+2,23%). Acquisti su Fiat (+1,72%), mentre Pininfarina è stata protagonista di una performance da capogiro connessa con le attese per il via libera definitivo di tutte le banche creditrici al piano di salvataggio.
Bene anche Enel (+2,55%), la cui cessione della propria quota di maggioranza della società sembra aver riscosso grande interesse: secondo fonti di mercato sarebbero 12 le offerte arrivate alla società elettrica, sei di investitori italiani e sei di stranieri, e si tratta sia di investitori finanziari che industriali. Ieri scadevano i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse. L'operazione, che rientra nella strategia di Enel per ridurre il proprio indebitamento, dovrebbe valere intorno a 1,2-1,4 miliardi di euro e dovrebbe concludersi entro fine marzo.