Piazza Affari perde slancio, sul Ftse Mib soffrono Banco BPM e Poste
Scatta la pausa fisiologica per le Borse europee e per Piazza Affari dopo i rialzi della vigilia che hanno portato a nuovi record (l’indice S&P500 e il Nasdaq hanno chiuso su nuovi massimi storici). E così la giornata è iniziata con una certa cautela a Milano, con l’indice Ftse Mib che segna un calo dello 0,72% a 21.940. Ieri il listino aveva agganciato la soglia dei 22mila punti. Nonostante la flessione odierna, dal punto di vista tecnico, gli analisti dell’ufficio studi di FinanzaOnline segnalano che “in ogni caso, per il momento, il sentiment sull’indice resta positivo“. Se si guarda ai target al ribasso indicano che “flessioni fino a 21.155 punti sarebbero più che fisiologiche. La rottura di 21.155 punti aprirebbe a ulteriori ribassi con target a 20.700 e 20.200 punti”.
UniCredit, ancora sorvegliata speciale
Tornando a Piazza Affari, tra le sorvegliate speciali del listino milanese c’è UniCredit. Dopo i recenti crolli in Borsa, questa mattina l’azione del gruppo di piazza Gae Aulenti si muove ancora sotto la soglia degli 8 euro, mostrando un calo di circa l’1,5 per cento. L’ufficialità dell’addio dell’amministratore delegato Jean-Pierre Mustier a fine mandato, nell’aprile del 2021, ha alimentato i timori tra gli investitori che temono una fusione a condizioni svantaggiose con Mps (-0,83). Nel comparto bancario movimenti negativi per Banco BPM che cede circa il 2,5%, ma anche per Mediobanca che lascia sul parterre di Borsa quasi il 2 per cento.
Spotando l’attenzione sul settore auto, debolezza per Fiat Chrysler Automobiles (-1,2%) dopo i dati sulle immatricolazioni in Italia diffusi ieri a mercato chiuso. A novembre è proseguito il calo delle immatricolazioni, ma i marchi Fca hanno segnato nel complesso 34.746 immatricolazioni nel mese (+1,6%), con una quota di mercato del 25,1% (22,7% a novembre 2019). Giù anche Poste che lascia sul terreno circa l’1,4 per cento. Tra i migliori del Ftse Mib c’è in questo momento c’è il terzetto formato da Campari, Amplifon e Moncler.
I temi caldi sui mercati
Oltre all’arrivo del vaccino contro il coronavirus, gli investitori scommettono su un sostegno monetario e fiscale per l’economia, soprattutto negli Stati Uniti. Ieri un gruppo di parlamentari repubblicani e democratici di entrambe le Camere del Congresso hanno presentato un piano di sostegno da 908 miliardi di dollari (754 miliardi di euro) di fronte alla crisi del coronavirus. Intanto però la pandemia continua a diffondersi e si teme che in seguito alle festività del Thanksgiving l’aumento dei casi possa accelerare nelle prossime settimane.
“I progressi sul fronte dei vaccini (secondo la CNN il vaccino di Pfizer e Moderna inizierà ad essere disponibile entro un mese) e, soprattutto, la ripresa dei colloqui negli USA su un nuovo piano di aiuti hanno contribuito ieri al ritorno del reflation trade“, commentano gli strategist di Mps Capital Services sottolineando che “il ritorno prepotente dei reflation trade ha dato nuovi spunti rialzisti ai mercati azionari con quelli euro trainati da bancari (che beneficiano del rialzo dei tassi), ciclici e tech. Ben intonata anche Wall Street che beneficia anche dei rumor sugli sforzi per approvare un nuovo pacchetto di aiuti prima delle festività natalizie”.
I market mover di giornata
La seduta di oggi sarà movimentata da diverse indicazioni. Dopo i dati giunti dall’Asia e quello sulle vendite al dettaglio in Germania, nel corso della mattina verrà diffuso il tasso di disoccupazione nell’Eurozona. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno i dati primi dati sul lavoro americano di novembre, con la pubblicazione del sondaggio ADP e si attendono anche i dati sulle scorte e la produzione di greggio. Si segnala l’audizione del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, alla commissione servizi finanziari della Camera, mentre il vicepresidente John Williams terrà una conferenza sull’impatto economico del Covid-19. Infine, in serata la Fed pubblicherà il Beige Book.