Notizie Notizie Italia Piazza Affari perde quota, i titoli del Ftse Mib sotto pressione oggi. Si salvano solo due big

Piazza Affari perde quota, i titoli del Ftse Mib sotto pressione oggi. Si salvano solo due big

30 Giugno 2020 10:31

Piazza Affari arranca nella seconda seduta dell’ottava. Il Ftse Mib, reduce dal rally della vigilia, cede lo 0,83% a 19.286 punti. Ieri sui mercati era ritornato l’ottimismo con i nuovi casi negli Stati Uniti scesi sotto i 40.000 giornalieri per la prima volta negli ultimi giorni e si spera che misure come l’applicazione forzata delle maschere possano aiutare a limitare la diffusione del virus. Oggi buone indicazioni dalla Cina con il miglioramento dei sondaggi PMI manifatturieri (50,9) e non manifatturieri (54,4) a giugno.

Banche in ritirata, Mediobanca la peggiore dopo lettera Bluebell

Tra i settori in affanno oggi spiccano le banche con oltre -2% per Banco BPM che ieri era stata la migliore con un sonante +6%. Oltre -1,2% per Unicredit.

L’altra big Intesa Sanpaolo scende dell’1% a 1,685 euro. L’ufficio Studi di FinanzaOnline rimarca che il titolo Intesa Sanpaolo rimane inserito in una fase laterale di breve compresa tra 1,7352 euro e 1,3672 euro. Il break di questi livelli potrebbe aprire o verso 1,8128 euro (38,2% di Fibonacci), oppure verso 1,546 euro.

Riflettori oggi sul titolo Mediobanca che cede oltre il 3% in area 6,32 euro, peggior performer al momento sul Ftse Mib. Ieri il titolo era stato tra i migliori di Piazza Affari con +4,4%. Sulla stampa emerge una lettera inviata a Mediobanca da Bluebell Partners. La società di gestione londinese presieduta da Francesco Trapani (ex Bulgari) e che annovera due partner italiani Giuseppe Bivona e Marco Taricco sollecita la merchant bank di Piazzetta Cuccia a distribuire a tutti i soci un dividendo straordinario tramite azioni Generali, o che a tutti soci venga data la possibilità di comprare le azioni a un prezzo predefinito. Stando a quanto riportano Il Sole 24 Ore e Repubblica, la critica più incisiva contenuta nella lettera è quella che riguarda la partecipazione del 13% in Generali che assorbe troppo capitale (40% del Cet 1) e contribuisce in gran parte (39%) all’utile della banca.  Il ceo di Mediobanca, Alberto Nagel, in passato ha spiegato che parte della quota di Generali potrebbe essere sfruttata in futuro per una grande acquisizione nell’ambito del wealth management.

Vendite su Telecom e Diasorin

Fitte vendite anche su Telecom Italia che cede l’1,57% a 0,356 euro. Open Fiber, stando alle ultime indiscrezioni stampa, avrebbe chiesto a Telecom Italia 1,5 miliardi di euro di danni per un supposto abuso di posizione dominante. La maggiore tlc italiana a sua volta starebbe preparando azioni legali contro il concorrente.

Vittima delle vendite anche Diasorin (-1,41%) nonostante il lancio del nuovo test Liaison SARS-CoV-2 IgM, marcato CE e reso disponibile negli Stati Uniti attraverso la notifica di validazione presentata alla Food and Drug Administration (FDA), alla quale conseguirà la richiesta di autorizzazione all’uso di emergenza.

STM e FCA uniche big a salire

Tra i segni più spicca invece STM (+2,42%) in scia alle indicazioni arrivate da Micron Technology. La società americana leader nel settore delle memorie ha riportato risultati del terzo quarter (finito a maggio) con un fatturato pari a 5,4 mld di dollari (+14%) di poco superiore alle attese ($5,3 mld). La guidance di fatturato per quarto trimestre che chiuderà ad agosto è un range fra 5,75- 6,25 mld, con il mid-point a 6 mld (+23%) nettamente sopra le attese.

Lieve segno più per FCA (+0,34%).  Stando a quanto riporta il Giornale, la questione sollevata dall’antitrust europeo relativa alle quote di mercato nel segmento degli LCV potrebbe essere risolta vendendo una parte del business oggetto dell`indagine a CNH Industrial che ha una quota di mercato in Europa nettamente inferiore. Intanto Fiat Chrysler Automobiles ha annunciato l’intenzione di procedere ad una emissione obbligazionaria benchmark denominata in Euro.