Piazza Affari: passo falso del Ftse Mib (-0,4%), Azimut in testa (+2,1%) dopo dati raccolta
Chiusura di seduta con il segno meno per Piazza Affari con il Ftse Mib che archivia le contrattazioni in calo dello 0,4% a 21.886 punti. Il listino prosegue la serie negativa dopo il -0,6% di venerdì scorso e il -0,04% di ieri. Segni rossi diffusi anche per gli altri indici europei.
Gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio hanno confermato la debolezza dei consumi interni in Italia. A maggio le vendite al dettaglio hanno mostrato un ribasso dello 0,7% rispetto al mese precedente, quando erano scese dello 0,3%. Gli analisti si aspettavano un rialzo dello 0,2%. Oggi a Palazzo Koch, sede di Bankitalia, il numero uno dell’istituzione Ignazio Visco ha ricordato l’ex presidente della Repubblica ed ex numero uno della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, che difese l’autonomia della Banca d’Italia dai tentativi di ingerenza della politica.
Oltreoceano, Wall Street si muove sotto la parità, ampliando i ribassi di inizio settimana. Al centro dell’attenzione degli operatori c’è la Federal Reserve, che a fine mese annuncerà la sua decisione di politica monetaria. Dopo i dati sul mercato del lavoro americano, pubblicati venerdì, si sono smorzate le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della banca centrale americana. Spunti a questo riguardo potrebbero giungere domani e dopo domani, con l’audizione al Congresso del presidente Jerome Powell.
Per quanto riguarda l’azionariato italiano, Azimut chiude in vetta al Ftse Mib con un rialzo del 2,1% dopo aver annunciato una raccolta netta positiva a giugno 2019 di 702 milioni di euro, portandola a quasi 2,7 miliardi di euro da inizio anno.
Acquisti anche su A2A (+1%) che ieri ha collocato con successo il primo green bond destinato esclusivamente a investitori istituzionali. L’emissione, 400 milioni di euro con durata 10 anni, ha suscitato grande interesse da parte degli investitori di tutta Europa, ricevendo ordini per 3,2 miliardi di euro, oltre 8 volte l’ammontare offerto.
Rialzo frazionario per UniCredit (+0,3%) che ha dato il via alla vendita, attraverso un accelerated bookbuilding della quota residua, pari al 18,3%, di Fineco, che vale circa 1,1 miliardi. La cessione segue quella di un mese fa, effettuata sempre sul mercato e tramite un accelerated bookbuilding a investitori istituzionali, per la vendita del 17% della banca online. Inoltre, secondo le indiscrezioni, la banca guidata da Jean-Pierre Mustier starebbe valutando la creazione di una subholding, con sede in Germania, che raccolga tutte le attività non italiane dell’istituto.
In fondo al paniere principale di Piazza Affari troviamo Saipem (-3,2%) che si è aggiudicata due nuovi contratti in Arabia Saudita per un valore di oltre 3 miliardi e mezzo di dollari.