Nuovi record per Wall Street e indici europei sui massimi annui
L’inizio del mese di luglio e del secondo semestre è stato all’insegna degli acquisti per le principali borse mondiali che hanno festeggiato la tregua commerciale raggiunta tra gli Stati Uniti e la Cina. Nell’incontro che si è svolto sabato 29 giugno nel corso del G20 di Osaka le due super potenze economiche mondiali hanno convenuto di riprendere il confronto e Washington ha deciso di non imporre nuovi dazi sui prodotti cinesi. Un annuncio che è stato letto come un avvicinamento e una volontà a trovare un accordo, dopo l’interruzione delle trattative a maggio, anche se la questione rimane ancora aperta e i due paesi fermi sulle loro posizioni.
In attesa di sviluppi su questo fronte, l’attenzione degli operatori è stata catturata dalle nomine Ue per le cariche istituzionali più importanti. Si tratta della francese Christine Lagarde che prenderà il comando della Bce a partire dal prossimo novembre, mentre la tedesca Ursula Von der Leyen sarà al vertice della Commissione europea. Le nomine hanno scatenato glia acquisti sui principali indici europei che hanno toccato nuovi massimi annui. Anche il Ftse Mib è tornato sopra 22.000 punti festeggiando l’arrivo della conferma che non ci sarà nessuna procedura di infrazione da parte della Commissione Ue nei confronti dell’Italia per debito eccessivo.
L’euforia si propaga anche a Wall Street dove l’S&P500, il Nasdaq 100 e il Dow Jones hanno raggiunto nuovi massimi storici nella seduta prefestiva (il 4 luglio negli Stati Uniti hanno celebra l’Independence day). A scatenare gli acquisti, sono state di nuovo le speculazioni su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve di Jerome Powell già nel mese di luglio.
In tale scenario, i trader hanno preferito non solo operazioni di breve tramite l’uso di prodotti a leva prevalentemente su indici azionari, ma anche l’utilizzo di certificati di investimento sui singoli titoli. Il prodotto più scambiato è stato il Turbo Long sul FTSE MIB con 213 contratti e oltre 680 mila euro di controvalore. Il certificato, con ISIN NL0013643182, mostra una leva importante di 15,6 volte e distanza dal Knock Out circa del 6%. Strike a 20.750 punti e scadenza il 20 settembre 2019.
Molto utilizzato anche il Mini Short sul FTSE MIB (ISIN: NL0012165302) con leva vicina alle 9,3 volte e una distanza dal Knock Out del 7,7%. Strike a 24.530,06 punti e scadenza il 18 dicembre 2019. Ammonta a oltre 366 mila euro il controvalore scambiato su questo prodotto, per un totale di 15 contratti.
Infine, molto apprezzato tra i certificati a investimento, lo Step-down Cash Collect su Intesa Sanpaolo con un volume di scambio di circa 337 mila euro e 18 contratti. Il certificato, con ISIN NL0013142763, ha un prezzo di emissione di 100 euro e consente di ottenere un premio mensile di 1,35 euro anche nel caso in cui l’azione sottostante abbia perso terreno, ma la sua quotazione sia superiore o pari al livello barriera (posta in questo caso al 70% del valore iniziale). La scadenza è fissata il 14 dicembre 2021.