Piazza Affari in corsa, ENI scatta con +10% petrolio. I titoli del Ftse Mib osservati speciali oggi
Partenza lanciata per Piazza Affari dopo il debole inizio di settimana. Il Ftse Mib, reduce dal tonfo del 3,7% della vigilia, oggi segna in avvio un +1,81% a quota 17.349 punti. Sponda alla ripresa dell’equity arriva dal Wall Street che ieri sera ha chiuso la sessione in rialzo (lo S&P 500 è avanzato dello 0,42% a 2.842.74. Il Nasdaq Composite ha fatto +1,23% a 8.710,72) dopo le perdite cumulate di oltre il 4 per cento nelle precedenti due sedute.
Ottimismo sul fronte Covid-19.Daniel O’Day, presidente e amministratore delegato di Gilead Sciences, ha detto che il farmaco remdesivir sarà somministrato ai pazienti all’inizio della prossima settimana e Gilead inizierà a lavorare con il governo che determinerà quali sono le città più vulnerabili e dove si trovano i pazienti che hanno bisogno di questa medicina.
Tra i singoli titoli spicca il +3,95% di Eni a 8,54 euro. Ieri il titolo del colosso del Cane a sei zampe era precipitato del 5,7%. Sponda oggi dal balzo dei prezzi del petrolio (+10% il WTI a 22 % e +7% il Brent). Oltre +4% per Tenaris e Saipem che sono i migliori performer del Ftse Mib al momento.
FCA non guarda tracollo immatricolazioni
Si muove bene anche FCA a +2,63% nonostante il tracollo storico delle immatricolazioni in Italia con quasi -98%. L’Italia rappresenta circa il 9% dei volumi di FCA+PSA nel 2019. Congiuntamente FCA e PSA segnano -96% a/a (-51% YTD a 146 mila unità). Brusca discesa dell’89% anche del mercato auto in Francia (circa 10% dei volumi annuali per FCA+PSA).
Tra i pochi segno meno c’è Ferrari (-1,4%) che ieri aveva strappato in chiusura il segno più nonostante la debole trimestrale e il taglio consistente della guidance per l’intero 2020 a causa degli effetti di Covid-19.
Intesa Sanpaolo apre il valzer delle trimestrali bancarie
Primi scorci di giornata positivi anche per le banche, con Intesa (+2,7% a 1,414 euro) osservata speciale nel giorno dei conti. Il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg vede l’utile netto trimestrale di Intesa Sanpaolo attestarsi a 751,4 milioni di euro, in flessione rispetto agli 1,05 mld del primo trimestre 2019. I ricavi sono visti a 4,14 mld. Gli analisti di UBS vedono Intesa come la più resiliente tra le banche italiane nell’attuale scenario. In generale UBS stima minori ricavi da trading per le banche italiane anche per l’allargamento dello spread oltre i 200 pb a marzo.
Acquisti anche su Enel
Si muove bene anche ENEL (+1,89% a 6,12 euro). Ieri sono arrivati i numeri positivi di Endesa con risultati adjusted superiori alle attese, guidance e dividendo confermati e buone indicazioni sulla possibilità di compensare gli effetti COVID durante l’anno. Deboli invece le indicazioni dai risultati di Enel Americas che riporta un Ebitda giù del 6,7% a $848 mln prevalentemente a seguito dell’impatto negativo dei cambi che pesano per circa 150$ mln. Gli analisti di Equita sottolineano come il management non abbia dato nessuna indicazione precisa sugli effetti Covid che in questo momento sono avvertiti solo in termini di calo della domanda elettrica (-13%).
Gli appuntamenti di oggi
Tra gli appuntamenti di giornata sui mercati, la sentenza della Corte Costituzionale tedesca che si pronuncerà sulla legittimità del Quantitative Easing (QE) della Banca centrale europea (Bce), ovvero il programma di acquisti di titoli dell’istituto di Francoforte. In queste ore di attese gli operatori si interrogano sulla direzione che potrebbe prendere la decisione dei giudici di Karlsruhe. “In realtà il consenso sembra convinto che, come in precedenza, la Corte darà semaforo verde, anche alla luce delle circostanze difficili in cui questo verdetto avviene”, commenta Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.
Il calendario macro vede in primo piano oggi anche i dati in arrivo dagli Stati Uniti. Nel pomeriggio in uscita la bilancia commerciale e il Pmi manifatturiero e servizi di aprile (lettura finale). Sotto i fari soprattutto l’indice Ism non manifatturiero.