Piazza Affari in calo con bancari ed energetici
Prima parte di seduta negativa per le Borse europee, su cui pesa il ritracciamento delle commodity e l’assenza di nuovi catalizzatori in grado di agire da propellente come avvenuto nella seduta di ieri con il piano di stimolo cinese da 4 mila miliardi di yuan.
A Milano l’indice S&P/Mib cede l’1,78% a 21685 punti dopo essere arrivato anche il 2%, mentre il Mibtel arretra dell’1,44% a 16827 punti. Piazza Affari si muove in linea con gli altri listini europei.
In Italia e nel Vecchio continente i ribassi più consistenti sono segnati petroliferi, bancari e assicurativi. A Milano fanno male in particolare Ubi Banca, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Fondiaria Sai, tutte con ribassi superiori ai 2 punti percentuali.
Le piazze europee seguono la scia delle Borse asiatiche, in ritracciamento dopo l’exploit di ieri, e di Wall Street, dopo che ieri si sono intensificati i timori per lo stato di salute finanziario di General Motors e dopo che uno dei più grandi gruppi della distribuzione di elettronica di consumo, Circuit City.