News Notizie Italia Piazza Affari: giornata infuocata per Generali e FCA, soffre Intesa

Piazza Affari: giornata infuocata per Generali e FCA, soffre Intesa

Pubblicato 24 Gennaio 2017 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:47
Giornata interlocutoria per i mercati azionari europei, con Piazza Affari che ha guidato le file dei rialzi agevolata anche da un quadro grafico più favorevole. Tante le storie societarie che tengono viva l'attenzione degli investitori sul listino domestico, a partire dal riaccendersi delle speculazioni sul destino di Assicurazioni Generali.

In questo quadro il FTSE Mib ha registrato la miglior chiusura del Vecchio Continente, in rialzo dello 0,88% a 19.499,54 punti. L'interesse espresso dai colossi internazionali Axa e Allianz, cui si sono recentemente aggiunte le mire di Intesa Sanpaolo, ha infuocato le contrattazioni sul titolo che è andato a chiudere in rialzo dell'8,21% a 15,42 euro, trascinando con sé le azioni Mediobanca (+5,57% a 8,52 euro), primo azionista del Leone di Trieste con una quota del 12,24%.

Pomeriggio infuocato per FCA (+5,91% a 10,12 euro), che ha capitalizzato al massimo il newsflow positivo giunto da Oltreoceano. Quando mancano due giorni alla pubblicazione dei conti trimestrali, la banca d'affari Goldman Sachs ha rivisto al rialzo il prezzo obiettivo su FCA da 16,5 a 19,7 euro, confermando il titolo nella sua Conviction Buy List. Tutto ciò mentre l'Ad Sergio Marchionne sedeva al fianco di Donald Trump e Mary Barra (numero uno di General Motors) in un vertice che il neo presidente Usa ha riservato ai produttori del settore automotive statunitense.

Segni positivi anche per le altre società del settore finanziario ed assicurativo: Mediolanum, +3,34% a 7,42 euro, UnipolSai, +3,05% a 3,68 euro, Exor, +4,68% a 43,57 euro.

Fa eccezione Intesa, -4,42% a 2,29 euro, con la battaglia per il controllo delle Generali che si è surriscaldata dopo l'acquisto da parte del Leone di Trieste del 3,01% del capitale sociale dell'istituto, tramite un'operazione di prestito titoli. Operazione volta ad evitare l'avanzata dell'istituto di Carlo Messina all'interno del capitale.