Piazza Affari: Ferragamo lancia warning, vendite si abbattono sul titolo (-9%)
Salvatore Ferragamo lancia profit warning e le vendite si abbattono sul titolo a Piazza Affari. L’azione del gruppo del lusso fiorentino, che non era riuscita a fare prezzo in avvio di scambi, ora cede oltre il 9% a 20,49 euro ad azione (minimo intraday a quota 20,42 euro), dopo avere avvertito il mercato di non poter confermare gli obiettivi di medio periodo annunciati lo scorso febbraio “in quanto più difficilmente perseguibili“.
In una nota diffusa ieri sera, in cui non sono stati peraltro comunicati dati o cifre dettagliate, il consiglio di amministrazione di Salvatore Ferragamo si è mostrato prudente il consiglio di amministrazione di Salvatore Ferragamo ha spiegato di avere “preso atto di un prolungamento all’esercizio 2018 della fase di transizione che ha caratterizzato il 2017 e dei relativi riflessi sulle ambizioni di medio periodo che ha ritenuto di non poter confermare in quanto più difficilmente perseguibili“. Un annuncio che è arrivato al termine di un cda che ha valutato e soppesato i programmi di sviluppo della società e sull’importante piano di investimenti in marketing e IT, presentati dal management per il rilancio del brand e per l’ottimizzazione dei processi commerciali, produttivi e logistici del gruppo.
Dopo l’annuncio di ieri sera, gli esperti di Mediobanca Securities hanno confermato la raccomandazione neutral sul titolo Ferragamo e hanno fatto il punto sulle stime 2018. Secondo il consensus Bloomberg le vendite di Ferragamo dovrebbero crescere del 3% su base annua nel 2018 con un Ebitda margin in rialzo al 19,2%. “Le nostre stime – dichiarano da Mediobanca Securities – sono più conservative, con ricavi in salita del 2,5% e un Ebitda margin sempre in crescita al 18,4%”.
Lo scorso 3 febbraio, Salvatore Ferragamo aveva presentato nell’ambito dell’Investor Day organizzato a Firenze, le linee di intervento del nuovo management. In particolare, la società fiorentina aveva dichiarato di puntare su “un miglioramento significativo in termini di crescita del fatturato e delle vendite al metro quadro dei negozi, della profittabilità ed uno stretto controllo in termini di Opex e di Capex”. In quella occasione era stata illustrata la strategia di sviluppo del gruppo focalizzata su quattro driver principali di crescita: potenziare la forza del brand; favorire innovazione e creatività del prodotto; rafforzare la customer experience; sviluppare specifiche competenze retail.
Intanto nei giorni scorsi il titolo Ferragamo aveva sofferto in Borsa in scia alla bocciatura di Hsbc che ha rivisto la raccomandazione a hold dal precedente buy con contestuale riduzione del prezzo obiettivo da 29 a 24 euro. Il broker anglosassone ha anche dato una sforbiciata per il 2017 su ricavi del 2%, sull’Ebit del 13% e sull’utile del 18% per il concorso di una minore crescita e tax rate più alto.