Notizie Notizie Italia Piazza Affari stringe i denti: ENI risale e Banco BPM vola ancora, Bper cade a -2,7%

Piazza Affari stringe i denti: ENI risale e Banco BPM vola ancora, Bper cade a -2,7%

2 Ottobre 2020 17:42

Finale di ottava movimentato per Piazza Affari. La positività al Covid-19 di Donald Trump e i deboli dati dal mercato del lavoro Usa stanno frenando Wall Street, mentre le Borse europee alla fine hanno tenuto anche sulle crescenti attese di nuove misure di stimolo da parte della Bce alla luce dei dati sull’inflazione, in negativo a settembre. Il Ftse Mib alla fine ha chiuso a +0,01% a 19.064 punti.

Sull’obbligazionario oggi spicca il rally dei Btp. Sul mercato secondario il tasso del Btp decennale è sceso per la prima volta sotto 0,80% toccando un minimo storico a 0,78%. Il premier italiano Giuseppe Conte ha cercato di dissipare i dubbi circa il rischio emerso nei giorni scorsi di un rinvio dell’entrata in vigore del Recovery Fund. “L’Italia non permetterà che nessuno possa alterare o procrastinare la previsione di entrata in vigore del Recovery Fund”, ha detto Conte a margine del Vertice Ue odierno.

Inflazione core Ue ai minimi storici, Bce pronta ad agire?

Il rally dei Btp è anche frutto dei riscontri arrivati dall’Eurostat con l’inflazione nell’Eurozona scesa ulteriormente sotto lo zero a settembre, attestandosi ora a -0,3% su base annua. Il tasso core (depurato dalle componenti più volatili come energie a alimentari) ha raggiunto il minimo storico dello 0,2%. “Ciò rende ancora più probabile l’eventualità che l’istituto di Francoforte adatti il suo mandato introducendo un obiettivo simmetrico intorno al 2% – commenta Nicolas Forest, global head of fixed income di Candriam – Non è chiaro se ciò sarà sufficiente a evitare il rischio di deflazione”. Se i dati non migliorano, secondo l’esperto di Candriam, la presidente della Bce, Christine Lagarde, dovrebbe annunciare un’espansione del programma di acquisto di obbligazioni entro la fine dell’anno.

Dal fronte macro, la creazione di nuovi posti di lavoro ha rallentato il passo negli Usa, confermandosi al di sotto delle attese. Nel mese di settembre l’economia degli Stati Uniti ha creato 661.000 nuovi posti di lavoro, rispetto alla crescita di 800.000 unità attesa dal consensus.

Banco BPM chiude a +5,4%

Ha corso anche oggi Banco BPM (+5,41% in area 1,5865 euro) che continua a cavalcare i possibili sviluppi sul fronte M&A. Ieri il titolo ha cavalcato i nuovi rumor circa il possibile interesse da parte del Credit Agricole. Banco BPM ha smentito confermando comunque che è aperta “a esplorare tutte le possibili ipotesi in relazione ad una potenziale aggregazione”. Poco mossa  Unicredit (-0,12%)  con il suo ceo Jean Pierre Mustier che ha ribadito nel corso di una conferenza la propria contrarietà all’M&A, prediligendo il percorso di crescita organica e l`utilizzo dell’excess capital per effettuare buyback, qualora consentito dalla BCE.

Male invece Bper (-2,7%) che ieri ha ricevuto il via libera Consob al prospetto informativo relativo all’aumento di capitale da 800 mln di ieri che partirà lunedì 5 ottobre.

ENI ritrova il segno più

Interrompe la striscia negativa ENI e chiude a +0,54%. Il titolo del colosso del Cane a sei zampe aveva toccato un minimo a 6,317 euro, a ridosso dei minimi intraday toccati lo scorso 16 marzo (6,26 euro) che corrispondono con i minimi a oltre 24 anni.

In calo dello 0,27% FCA all’indomani dei dati sulle immatricolazioni in Italia e negli Usa. Nel terzo trimestre FCA segna -10% sul mercato statunitense, mentre Stellantis (FCA+PSA) a settembre in Francia è stabile e in Italia segna +4% (rispetto al +9,5% segnato da tutto il mercato Italia). Intanto la Commissione Antitrust Europea ha comunicato che la scadenza provvisoria per una decisione sulla questione LCV è stata posticipata al 2 febbraio 2021 da metà novembre.

Bene Telecom

Acquisti su Telecom Italia (+1,22% a 0,34 euro) nonostante i possibili tempi più lunghi sul fronte rete unica.  Il Sole 24 Ore riporta alcune indiscrezioni relative al dettaglio del Memorandum of understanding siglato da Cassa Depositi e Prestiti e TIM sul dossier rete unica. Ad avviso degli esperti di Equita Sim emerge lo slittamento dei tempi previsti inizialmente sul dossier rete unica (era previsto l’avvio della valutazione degli asset OF e FiberCop entro il 20 settembre) e il fatto che, secondo l’articolo, non sarebbe garantito che Enel torni a esaminare l’offerta presentata da Macquarie nel CdA del 15 ottobre.