Piazza Affari chiude in rialzo, lusso sugli scudi. Tra le banche brilla Ubi
Piazza Affari ha chiuso in rialzo una seduta caratterizzata dai dati sul Pil dei principali Paesi della zona euro. Nel primo trimestre, a sorprendere maggiormente, è stata la crescita della Germania (+0,7%) oltre le attese degli analisti e più che doppia rispetto agli ultimi tre mesi del 2015. In Italia il Pil è salito dello 0,3% su base trimestrale e dell'1% su base annua, mentre l'Eurozona nel suo complesso è cresciuta dello 0,5%. Nel pomeriggio sono uscite le vendite al dettaglio statunitensi che ad aprile hanno segnato un aumento dell'1,3%, meglio delle attese, e la fiducia dei consumatori calcolata dall'Università del Michigan si è attestata a maggio a 95,8 punti. Wall Street mostra un andamento sulla parità, mentre il Nasdaq guadagna circa lo 0,5% in scia al rimbalzo di Apple. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un progresso dello 0,44% a 17.729 punti.
Lusso sugli scudi con gli acquisti che hanno premiato soprattutto Salvatore Ferragamo (+8,13% a 21,29 euro) e Yoox (+8,25% a 25,98 euro). La maison toscana del lusso ha chiuso i primi tre mesi del 2016 con margini in aumento (Ebitda +5,3% a 64 milioni di euro e Ebit +4,5% a 47 milioni) e profitti in crescita del 6,3% a 34 milioni di euro. Eraldo Poletto, ex amministratore delegato di Furla, prenderà le redini di Ferragamo dal prossimo 2 agosto e succederà a Michele Norsa. Bene FCA (+2,24% a 6,845 euro) che ad aprile ha visto aumentare le vendite di auto in Europa del 13,6%, facendo meglio del mercato che è cresciuto del 9,1% a 1.273.733 unità. Si tratta del 32esimo mese consecutivo di crescita per il mercato europeo delle quattro ruote. A Piazza Affari è stata ben comprata anche Ferrari che ha chiuso con un progresso del 2,58% a 39,02 euro.
Tra le banche ha brillato Ubi Banca (+5,62% a 3,344 euro) all'indomani dei conti del primo trimestre e della promozione arrivata questa mattina dagli analisti di Citigroup. La banca lombarda ha chiuso i primi tre mesi del 2016 con profitti per 42,1 milioni di euro, in calo del 44,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sul risultato hanno pesato i bassi tassi d'interesse e i costo sistemici elevati. Questa mattina gli esperti della banca d'affari americana hanno alzato il giudizio su Ubi Banca a buy dal precedente neutral. Gli acquisti hanno premiato anche Popolare di Milano (+1,33% a 0,532 euro), Montepaschi (+1,36% a 0,561 euro) e Mediobanca (+0,93% a 6,51 euro), mentre Intesa SanPaolo ha lasciato sul parterre lo 0,36% a 2,224 euro.
Lusso sugli scudi con gli acquisti che hanno premiato soprattutto Salvatore Ferragamo (+8,13% a 21,29 euro) e Yoox (+8,25% a 25,98 euro). La maison toscana del lusso ha chiuso i primi tre mesi del 2016 con margini in aumento (Ebitda +5,3% a 64 milioni di euro e Ebit +4,5% a 47 milioni) e profitti in crescita del 6,3% a 34 milioni di euro. Eraldo Poletto, ex amministratore delegato di Furla, prenderà le redini di Ferragamo dal prossimo 2 agosto e succederà a Michele Norsa. Bene FCA (+2,24% a 6,845 euro) che ad aprile ha visto aumentare le vendite di auto in Europa del 13,6%, facendo meglio del mercato che è cresciuto del 9,1% a 1.273.733 unità. Si tratta del 32esimo mese consecutivo di crescita per il mercato europeo delle quattro ruote. A Piazza Affari è stata ben comprata anche Ferrari che ha chiuso con un progresso del 2,58% a 39,02 euro.
Tra le banche ha brillato Ubi Banca (+5,62% a 3,344 euro) all'indomani dei conti del primo trimestre e della promozione arrivata questa mattina dagli analisti di Citigroup. La banca lombarda ha chiuso i primi tre mesi del 2016 con profitti per 42,1 milioni di euro, in calo del 44,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sul risultato hanno pesato i bassi tassi d'interesse e i costo sistemici elevati. Questa mattina gli esperti della banca d'affari americana hanno alzato il giudizio su Ubi Banca a buy dal precedente neutral. Gli acquisti hanno premiato anche Popolare di Milano (+1,33% a 0,532 euro), Montepaschi (+1,36% a 0,561 euro) e Mediobanca (+0,93% a 6,51 euro), mentre Intesa SanPaolo ha lasciato sul parterre lo 0,36% a 2,224 euro.