Piazza Affari: caccia alle opportunità nascoste tra onda green e sponda PIR alternativi
Piazza Affari si appresta a ripartire domani con il Ftse Mib fresco dei massimi a oltre 4 mesi a cui a chiuso la scorsa ottava. L’indice guida milanese si è arrampicato fino a 20.419 punti, con un balzo di oltre il 35 per cento rispetto ai minimi di metà marzo.
Il sentiment positivo sui mercati è stato dettato in questi mesi dall’azione decisa delle banche centrali, Fed e Bce in primis,e dall’attesa di una ripresa nei prossimi mesi dopo la violenta recessione da pandemia. Ma anche dalle attese per i piani di stimolo attraverso maxi-investimenti soprattutto legati alla sostenibilità ambientale. Il Green Deal promette di essere un programma di interventi pubblici su scala europea in grado di trasformare le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità in tutti i settori, coinvolgendo numerose aziende del nostro paese. “Sicuramente crea delle occasioni interessanti – afferma Massimo Trabattoni, Head of Italian Equities di Kairos – In un mondo in cui si fa fatica a trovare temi di investimento per la situazione di incertezza che si è venuta a creare per il Covid-19, si può così iniziare a contare su ingenti risorse orientate agli investimenti sostenibili che potranno coinvolgere tutta una serie di aziende sulle quali ci stiamo concentrando. Nel mercato italiano si trovano infatti delle realtà nell’ambito dell’energia alternativa, e cioè fotovoltaico, solare ed idrogeno, che possono certamente fornire importanti contributi se non a livello globale ma quantomeno italiano ed europeo”.
Belli gli ETF settoriali, ma lo stock picking trasversale fa la differenza
Dove potrebbero esserci le maggiori opportunità da cogliere a livello settoriale? “La partita non si vince ai blocchi di partenza, ma al traguardo – argomenta Trabattoni – . Intendo dire che se è vero che esistono ETF che permettono di investire in questi settori e temi specifici e che per un certo periodo i flussi generalizzati potranno far crescere indistintamente tutto il segmento, è altrettanto vero che laperformance a medio e a lungo termine si costruirà selezionando le singole aziende sottovalutate o con le migliori potenzialità di crescita. Imprese che hanno i modelli di business migliori, ben posizionate sul mercato, con management di qualità e capacità competitiva. Le opportunità sono pertanto da ricercare un po’ in modo trasversale in tutti i settori. Soprattutto nel settore delle energie alternative, in quello industriale e in quello delle costruzioni e nei settori più innovativi, dove potrebbero esserci diverse realtà trascurate”.
Trabattoni si mostra meno convinto sui titoli dei settori italiani più esposti al’export. “Vedo due problemi. Uno riguarda l’export tradizionale, quello per intenderci legato prevalentemente alla Germania e quindi al settore auto, che sta attraversando una situazione difficile. Poi abbiamo il settore lusso molto legato ai viaggi internazionali e in particolare al flusso di turisti che, con i loro acquisti, hanno trainato il boom degli ultimi anni del settore. Penso che ci vorranno ancora dei mesi prima di tornare alla situazione precedente al Covid19. C’è poi l’altra parte del luxury, mi riferisco al segmento delle auto di alta gamma, che invece dovrebbe risultare meno influenzato da queste dinamiche, poiché non dipende dai consumi dei turisti internazionali”.
Occhio anche alle small e mid cap
Un altro elemento da tenere in considerazione è l’avvio dei PIR Alternativi che potrebbe sostenere le mid e small cap di Piazza Affari. “Disporre di prodotti come i PIR Alternativi che hanno come vincolo l’acquisto di titoli al di fuori degli indici principali, può portare a riscoprire aziende valide fuori dai radar degli investitori. Interessanti realtà con potenzialità a medio e a lungo termine nelle quotazioni odierne”, conclude Massimo Trabattoni.