Notizie Notizie Italia Piaggio: nuovo piano punta su crescita in Asia, fatturato a 1,9 mld nel 2013

Piaggio: nuovo piano punta su crescita in Asia, fatturato a 1,9 mld nel 2013

23 Settembre 2010 07:27


Crescita nei mercati asiatici e consolidamento in Europa e Stati Uniti. Il nuovo business plan 2010-2013 del gruppo Piaggio prevede infatti la realizzazione di nuovi impianti industriali in India e in Vietnam, il rafforzamento della presenza commerciale sui mercati asiatici attraverso nuovi prodotti e lo sviluppo di nuove tecnologie destinate ai mercati europei e americani.


Nell’esercizio 2013 è previsto il raggiungimento di un fatturato consolidato di circa 1.900 milioni di euro e di un ebitda di circa 285 milioni di euro, con ebitda margin al 15%. La gestione del cash flow sarà orientata a ridurre l’indebitamento con una posizione finanziaria netta prevista a circa 300 milioni di euro nel 2013, nonché a remunerare il capitale investito ed a garantire un livello rilevante di investimenti in R&D.


Per quanto riguarda il business due ruote, il piano del gruppo guidato da Roberto Colaninno punta su la realizzazione di un nuovo impianto industriale in India, per la produzione di veicoli nei segmenti scooter e bike, con il primo lancio della Vespa nel 2012; lo sviluppo e l’ampliamento dello stabilimento Piaggio Vietnam, per soddisfare l’aumento della domanda di nuovi modelli generata dai mercati del Sud Est Asiatico. Nel campo dei veicoli commerciali, il Piano Strategico è orientato al consolidamento della leadership nel settore dei veicoli a 3 ruote sul mercato indiano e allo sviluppo della gamma prodotto nel settore dei veicoli a 4 ruote per il mercato indiano e quello europeo. Questi obiettivi saranno perseguiti attraverso la progettazione e lo sviluppo di nuovi modelli a 4 ruote, dotati di innovativi propulsori Diesel e Turbodiesel a bassi consumi ed emissioni.


Alle 10.30 è prevista a Milano la presentazione alla comunità finanziaria del piano con la presenza dell’a.d. e presidente del gruppo, Roberto Colaninno. Negativa la reazione del mercato con il titolo che dopo i primi minuti di contrattazioni cede il 3% circa a quota 2,40 euro.