Pfizer prova ad invertire la rotta in attesa della stagione influenzale
A seguito della recente pubblicazione dei conti trimestrali ed un tentativo di arresto alla fase ribassista per il titolo Pfizer, sono i vaccini a riprendersi la scena in vista della prossima stagione influenzale. Assieme alla tedesca BioNTech, i due colossi del settore farmaceutico e biofarmaceutico hanno recentemente annunciato l‘aggiornamento riguardo al programma di vaccinazione combinata a base di mRNA contro influenza e Covid-19. Risultati contrastanti ma che lasciano un cauto ottimismo per i prossimi test, basterà per confermare il tentativo di riprendere la corsa a Wall Street?
In arrivo il nuovo programma di vaccinazione
Pfizer e BioNTech hanno riportato i risultati del loro trial di Fase 3 per un vaccino combinato contro l’influenza e il Covid-19 per persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni. I test sul vaccino hanno riportato dei dati contrastanti soddisfacendo solo uno dei due obiettivi primari di immunogenicità. Al momento infatti, giungono risposte positive dagli effetti contro il ceppo dell’influenza A ed il Covid-19, ma non contro il ceppo dell’influenza B. Le aziende stanno valutando modifiche al vaccino e discuteranno i prossimi passi con le autorità sanitarie. Separatamente, Pfizer ha inoltre riportato dati promettenti da un trial di Fase 2 per un vaccino influenzale trivalente di seconda generazione a base di mRNA contro tutti i ceppi rispetto a un vaccino influenzale standard.
Risultati del secondo trimestre 2024 e prospettive future
Il 30 luglio Pfizer ha pubblicato i dati del secondo trimestre 2024 battendo le previsioni. Fatturato in crescita rispetto alle attese del +2% circa, con dei ricavi operativi cresciuti del 3% sul confronto a dodici mesi, nonostante il previsto calo dei ricavi legati al Covid. In aumento anche l’EPS con un incremento del +30% rispetto a quanto previsto dagli analisti.
La solida performance di Pfizer nel primo semestre 2024 pone le basi per delle previsioni ottimistiche anche per i restanti mesi dell’anno. Risultati attesi rivisti in rialzo con i ricavi ad attestarsi in un intervallo tra $59,5 e $62,5 miliardi, trainati principalmente dalle business unit Comirnaty e Paxlovid, ed un EPS rettificato di $0,30, portandolo a $2,45-$2,65.
Il punto tecnico sul grafico
Crocevia di eventi per il titolo Pfizer, il quale cerca di riprendersi sul NYSE dopo l’importante correzione dai massimi storici di dicembre 2021. Performance che da inizio anno riporta ancora un segno negativo, registrando un -2% circa, ma che dai minimi relativi di aprile 2024 ha momentaneamente segnato un +12%.
Sul grafico si evidenzia un importante tentativo di inversione dal periodo di forte ribasso che accompagna il titolo ormai da fine 2022. Il primo segnale si ottiene attraverso la rottura della trendline (in blu) di medio periodo ad inclinazione negativa avvenuta a marzo 2024. In questo caso il movimento di rimbalzo non ha avuto conferme significative, venendo successivamente rigettato al test della prima resistenza dinamica (in giallo) in area $ 28,44. Il movimento ha pertanto continuato la propria fase ribassista andando tuttavia a formare un pattern significativo a matrice rialzista: tra aprile e maggio c’è stata la conferma della presenza di un doppio minimo, tra i principali modelli di inversione. Il pattern, inoltre, si è generato rimbalzando su un supporto statico (in giallo) sul livello di $ 25,20, in un punto di minimo relativo ad 11 anni, ed in concomitanza del passaggio della trendline di lungo periodo. Questo ha fatto sì che il valore segnaletico acquisisse particolare significatività, oltre ad aver evitato scenari ribassisti ben peggiori.
Proseguendo con la rottura di ulteriori resistenze statiche importanti sulle aree di prezzo $ 27,17 e $ 29,90, il trend ha invertito al rialzo nel breve termine costituendo una nuova trendline su una scia di massimi e minimi crescenti. Quest’ultima, tuttavia, è stata nuovamente testata e momentaneamente rotta al ribasso, facendo presagire nuovi ribassi. Analizzando il grafico del RSI a 14 periodi, si tratta di uno scenario che non può essere trascurato, in quanto, dai massimi relativi di luglio, c’è stata una nuova correzione che ha portato alla rottura dei supporti statici (in viola) e successivamente di quello dinamico (in verde) sull’oscillatore. Attenzione allora ad eventuali conferme al ribasso sulla trendline di breve periodo nel grafico della serie storica in quanto potrebbero portare ad una nuova correzione ed un nuovo test su quella di lungo periodo. Si consiglia quindi di mantenere elevato il focus sui volumi di negoziazione in prossimità delle aree chiave di prezzo, in quanto si prevede alta volatilità e nuova incertezza in attesa della direzione che vorrà prendere il mercato.