10 mila posti di lavoro in meno entro il 2008. È quanto ha annunciato, Pfizer, come già riportato lo scorso 16 gennaio da Finanza.com da indiscrezioni stampa. Grazie a questa operazione la più grande casa farmaceutica al mondo punta a risparmiare altri 500 milioni di dollari e ridurre così i costi operativi di 2 miliardi di dollari l’anno. Il leader mondiale del settore pharma chiuderà anche tre stabilimenti del Michigan e due impianti di produzione nel Nebraska e nello stato di New York. Scossoni e tagli che raggiungeranno anche l’Europa, in particolare la Germania e la Francia, e serie preoccupazioni non mancheranno anche per lo stabilimento italiano di Latina.
Insomma, la concorrenza nel settore dei generici è sempre più agguerrita e la parola d’ordine nel quartier generale della multinazionale a stelle e strisce è far uscire dalla crisi le vendite dell’antidepressivo Zoloft (terzo farmaco più venduto per Pfizer). Ma non solo. Tra quattro anni l’altro scoglio da superare sarà la scadenza dei diritti generati dal brevetto del Lipitor, la pillola che combatte il colesterolo, rinomata a livello mondiale. Problemi analoghi bussano insistentemente alla porta delle altre “avversarie” del settore, come GlaxoSmithKline e Sanofi-Aventis, che presto potrebbero seguire l’esempio di Pfizer e ridimensionare la propria struttura.
Nella giornata di ieri, boom di profitti per la società farmaceutica americana, che ha diffuso i dati relativi al quarto trimestre 2006. Nello specifico, negli ultimi tre mesi dell’anno appena concluso gli utili netti sono quadruplicati, toccando 9,45 miliardi di dollari o 1,32 dollari per azione, rispetto ai 2,73 miliardi o 37 centesimi per azione dell’anno precedente, grazie alla vendita della sua divisione “consumer” a Johnson & Johnson. Giro d’affari praticamente piatto a 12,6 miliardi di dollari, un rallentamento su cui pesa soprattutto il calo di vendite registrato dai prodotti come lo Zithromax e lo Zoloft, una flessione che ha controbilanciato la forte crescita dei farmaci da banco. Escludendo le voci di bilancio di natura straordinaria, i profitti si sono attestati a 3,05 miliardi di dollari, o 43 centesimi per azione, in flessione rispetto ai 3,59 miliardi, o 49 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel corso del 2006, i profitti di Pfizer sono saliti a 19,34 miliardi di dollari, o 2,66 dollari per azione, dai precedenti 8,09 miliardi, o 1,09 dollari per azione, del 2005. Il giro d’affari è cresciuto a 48,37 miliardi, dai 47,41 miliardi totalizzati nell’anno prima.