Il petrolio sfiora i massimi storici in vista della riunione Opec dell’11 settembre
Nel corso della notte si è allentata la pressione rialzista che ieri aveva spinto i prezzi del petrolio verso i massimi storici dell’agosto a 78,77 dollari al barile per il Wti. Il barile di greggio quotato a New York è giunto a toccare i 77,43 dollari mentre il Brent londinese ha fermato la sua corsa sopra i 75 dollari al barile. A rimettere in tensione il mercato dell’oro nero le notizie poco tranquillizzanti provenienti dal Medio Oriente, l’attesa per la riunione dei membri dell’Opec la prossima settimana e il dato sulle scorte settimanali negli Usa.
Queste ultime sono risultate in calo di 3,9 milioni di barili a 329,7 milioni, un dato milgiore rispetto alle attese del consensus (-5 milioni). Più preoccupante il calo delle riserve di benzina, scese di 1,5 milioni (-1,3 milioni il consensus) a 191,1 milioni di barili. Si tratta del livello minimo da due anni a questa parte. La rilevazione settimanale e gli allarmi sulla diminuzione delle riserve mondiali di oro nero a fronte di una domanda in continua crescita non sono servite per il momento a smuovere i membri dell’Organizzione dei paesi produttori che, in vista della riunione che si terrà il prossimo 11 setttembre, rimangono orientati verso il mantenimento degli attuali livelli produttivi. La conferma è arrivata dalle dichiarazioni rilasciate a Reuters dal presidente dell’Opec, Mohammed bin Dhen al-Hamli che ha ribadito come “il mercato sia ben bilanciato. Non c’è alcuna sorta di carenza di forniture”. Secondo al-Hamli i prezzi possono essere alti in termini nominali ma in termini reali “si è ai livelli del 1970”.
Infine, terzo elemento che ha contribuito alla fiammata delle quotazioni del petrolio nella seduta di givoedì, le notizie giunte dal Medio Oriente dove la tensione tra Siria e Israele è tornata ad aumentare. Il governo di Damasco ha accusato l’aviazione israeliana di aver sconfinato e sganciato bombe su una regione desertica del suo territorio. Gli aerei con la Stella di David sarebbero stati intercettati dai sistemi antiaerei siriani e costretti a fare marcia indietro, non prima di aver sganciato il loro carico esplosivo. La Siria si è riservata il diritto di “rispondere in maniera adeguata” mentre Israele non ha commentato la notizia.
A New York nell’after hour le quotazioni del Wti si attestano a 76,36 dollari al barile circa mentre il Brent si muove poco sotto i 75 dollari al barile (74,78).