Petrolio: contrazione delle quotazioni su aumento produzione in Nigeria, Brent a 49 dollari

Mattinata negativa sul fronte petrolio. Nelle contrattazioni odierne le quotazioni dei contratti a 3 mesi sul Brent arretrano del 2,2% a 49 dollari a barile, mentre i futures sul WTI scendono a 47,6 dollari, in ribasso del 2,7 per cento.
Al calo corrisponde un aumento della produzione in Nigeria che sta estraendo petrolio dopo una tregua dalla guerra civile, in media 1,53 milioni di barili al giorno, 90mila barili in più rispetto ai livelli di maggio.
Cresce quindi l'attesa anche per il dato di giovedì 7 luglio sulle scorte di greggio negli Stati Uniti, che sarà cruciale per i movimenti delle quotazioni nel corso del mese.
Su Piazza Affari il contraccolpo si fa sentire sui titoli legati ai prezzi dell'oil: Saipem è la peggiore del listino con una contrazione del -2,97% a 0,37 euro, Tenaris -2,4% a 12,82 euro ed Eni -1,37% a 14,32 euro.
Al calo corrisponde un aumento della produzione in Nigeria che sta estraendo petrolio dopo una tregua dalla guerra civile, in media 1,53 milioni di barili al giorno, 90mila barili in più rispetto ai livelli di maggio.
Cresce quindi l'attesa anche per il dato di giovedì 7 luglio sulle scorte di greggio negli Stati Uniti, che sarà cruciale per i movimenti delle quotazioni nel corso del mese.
Su Piazza Affari il contraccolpo si fa sentire sui titoli legati ai prezzi dell'oil: Saipem è la peggiore del listino con una contrazione del -2,97% a 0,37 euro, Tenaris -2,4% a 12,82 euro ed Eni -1,37% a 14,32 euro.