Petrolio ai minimi a 5 mesi, Stati Uniti pronti a diventare primo produttore mondiale grazie a shale oil
Le quotazioni del future Wti con scadenza dicembre 2013 sono scese ieri di oltre 2 punti percentuali portandosi a quota 93,04 dollari al barile, sui minimi dal 31 maggio scorso.
Intanto domani arriveranno i dati sulle scorte di greggio negli Stati Uniti che probabilmente sono salite per l’ottava settimana consecutiva. Il consensus Bloomberg vede infatti un aumento di 800.000 barili nella settimana all’8 novembre per complessivi 386,2 milioni. I dati del Dipartimento di energia statunitense Eia arriveranno con un giorno di ritardo rispetto al solito a causa del giorno festivo Veterani a inizio ottava.
Stati Uniti primo produttore al mondo dal 2015
Dal World Energy Outlook 2013 diffuso ieri dall’Agenzia internazionale dell’Energia (Iea, International Energy Agency) emerge che gli Stati Uniti già dal 2015 potrebbero completare il sorpasso a Russia e Arabia Saudita divenendo il primo produttore mondiale di greggio grazie principalmente all’accelerazione garantita dalla scoperta di nuovi giacimenti di petrolio tramite metodologie non convenzionali quali shale oil e shale gas. Secondo il rapporto diffuso dall’Iea l’aumento del petrolio non convenzionale permetterà di colmare il gap in aumento tra la domanda petrolifera mondiale e la produzione di petrolio convenzionale. Fenomeno shale oil negli Stati Uniti che potrebbe portare nei prossimi anni a un rallentamento degli investimenti in Medioriente.