Notizie Notizie Italia Partita doppia su Impregilo, ma l’ipotesi Opa non convince tutti

Partita doppia su Impregilo, ma l’ipotesi Opa non convince tutti

9 Marzo 2012 16:05
I presupposti per una guerra tesa al controllo di Impregilo ci sono tutti. Ma la contesa tra Salini e Gavio si risolverà in favore del mercato? I piccoli azionisti di per una volta verranno premiati da un avvicendamento ai piani alti?
Ieri sera il gruppo Salini è salito ufficialmente di un altro 2% nel capitale del general contractor italiano, raggiungendo la quota del 22% e, stando alle voci di mercato riprese anche dai principali quotidiani, la corsa potrebbe non fermarsi qui: nei piani del gruppo romano ci sarebbe anche l’intenzione di portare la partecipazione nella società costruttrice fino al 25%, avvicinandosi così alla quota in mano al rivale Gavio, attualmente fermo al 29,9%.
A questo punto si aprirebbero due strade: da un lato la contesa assembleare, dall’altro l’offerta pubblica di acquisto (Opa).
La riunione degli azionisti di Impregilo è fissata in prima convocazione per il 27 aprile e in seconda per il 3 maggio, anche se non è escluso un possibile rinvio per la fine di giugno. In quell’occasione Salini avrebbe l’occasione di presentare il suo obiettivo conosciuto da tempo, ossia il lancio del piano di fusione tra il suo gruppo con il general contractor e ottenere l’ok dai soci in assemblea. Lo stesso amministratore delegato, Pietro Salini, giorni fa aveva però aperto la strada anche alla possibilità del lancio di un’Opa rivolta al mercato. Occorre infatti ricordare che sulla base dei dati Consob il 47,76% del capitale di Impregilo è nelle mani del mercato (un altro 2,3% fa riferimento a McKinley Capital Management). La prospettiva dell’Opa però non riscuote consensi unanimi. Secondo Intermonte ad esempio, la partita si giocherà in assemblea, tanto che il broker ha lasciato immutata a neutrale la visione sul titolo.
Si attendono ora le eventuali contromosse di Gavio nel caso gli acquisti del gruppo romano dovessero continuare. Dopo aver ufficializzato attraverso la controllata Autostrade Torino-Milano (Astm) l’acquisto della totalità del capitale di Igli (che detiene il 29,96% di Impregilo) per 236,7 milioni di euro, potrebbe lanciare la controffensiva. Nella nota giornaliera diffusa da Intermonte, il broker ipotizza che Astm potrebbe raccogliere circa 600 milioni di euro, dei quali 150 milioni derivanti dall’eventuale vendita di un pacchetto di minoranza detenuto in Sias, controllata di Astm (ipotizzando che la cessione riguardi il 15% del capitale), 100 milioni dal bond convertibile Sias 2005-2017 e 350 milioni dal dividendo straordinario che potrebbe essere reso disponibile dall’incasso da parte di Sias dei 565 milioni della cessione di Autostrade Sud America ad Atlantia.