Partenza in rosso per le borse europee, Madrid maglia nera. Spread a quota 450
Piazza Affari apre l’ultima seduta della settimana in negativo in buona compagnia con le maggiori borse del Vecchio Continente, all’indomani del monito lanciato dalla Bce che, oltre ad aver ridotto le prospettive di crescita della zona euro, ha sottolineato il rischio di insolvenza per le imprese italiane. Ad appesantire gli indici anche i dati deludenti provenienti dall’Asia, che hanno impattato negativamente su Tokyo che ha chiuso dopo quattro seduta consecutive di rialzi con il segno in meno, in calo dello 0,97% a 8.891,44 punti. La bilancia commerciale cinese a luglio ha subito un crollo con un surplus calato a 25,15 miliardi di dollari rispetto al precedente avanzo di 31,72 miliardi. L’indicazione è stata nettamente inferiore alle attese degli analisti che avevano pronosticato un surplus in aumento a 35,05 miliardi.
A Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,82% a 14.535 punti mentre il Ftse All Share arretra dello 0,75% a quota 15.460. Continua il rally di Mediobanca che segna un progresso dell’1,79% posizionandosi in testa al listino meneghino. Male invece il resto del comparto bancario con la flessione dell’1,48% di Unicredit, dell’1,47% di Banco Popolare, dello 0,82% di Monte dei Maschi, dello 0,80% di Intesa Sanpaolo, dello 0,76% di Ubi Banca e dello 0,52% della Popolare di Milano. Sospesa per eccesso di ribasso la Popolare dell’Emilia Romagna che segna un calo teorico del 3,62%.
In rosso le altre piazze europee: maglia nera a Madrid con l’Ibex35 che cede l’1,62%. Giù dello 0,90% il francese Cac40, dello 0,73% il tedesco Dax mentre a Londra il Ftse100 perde lo 0,19%.