Segno più in Europa in apertura. A Madrid la maglia di migliore
Tornano gli acquisti sulle principali Piazze finanziarie europee dopo la pausa di riflessione di ieri. Poco dopo le 9.15 il Cac40 e il Dax guadagnano rispettivamente lo 0,37% a 3.452 punti e lo 0,05% a 6.969 punti. Il migliore è l’indice Ibex35 che sale dell’1% a 7.223 punti.
Partenza in rialzo anche per Piazza Affari, con il Ftse Mib che sale di circa mezzo punto percentuale. In testa al paniere i titoli del comparto finanziario. Tra le migliori Mediobanca, Unicredit e Mediolanum con rialzi superiori all’1,5%. Tonica anche Banca Mps che sale dell’1,21%.
Riprende fiato e si muove in territorio negativo oggi Tod’s dopo la corsa rialzista messa a segno ieri in scia ai buoni numeri del primo semestre dell’anno. Il titolo del gruppo del lusso della famiglia Della Valle è sul fondo del Ftse Mib con un calo dello 0,9%.
Sul fronte obbligazionario, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi si attesta a 435 punti base.
In primo piano oggi la tornata di dati macroeconomici arrivati questa mattina dalla Cina, con l’inflazione che si è portata al livello più basso da inizio 2010. A luglio l’indice dei prezzi al consumo ha fatto segnare un +1,8% annuo dal +2,2% del precedente mese. Il consensus era per un +1,7%. Dato che dovrebbe favorire nuove misure di stimolo economico da parte di pechino. “I timori riguardanti le prospettive dell’economia cinese sono in primo piano almeno nella prima parte della seduta odierna dopo che i dati sull’inflazione e la produzione industriale sono scese e quello sulle vendite al dettaglio si è mostrato più debole del previsto – affermano gli esperti ddi CMC Markets nella nota odierna – Sono numeri che anticipano ulteriori misure di allentamento di politica monetaria anche da parte di Pechino considerando che l’Europa rimarrà in stato vegetativo ancora per lungo tempo e l’economia del Dragone deve ormai sostituire con la domanda interna la latitanza delle richieste di beni proveniente dal Vecchio Continente”.
Nessuna sorpresa è giunta dal Giappone, dove la Bank of Japan (BoJ) ha mantenuto invariati i tassi di interesse invariati nel range 0-0,10%. Decisione in linea con le attese del mercato. Invariato a quota 45 mila miliardi di yen l’entità del piano di acquisto di asset dopo l’aumento di 5mila miliardi di yen deciso il mese scorso.
In agenda questa mattina l’ultimo bollettino mensile della Banca centrale europea (Bce) che “verosimilmente dipingerà un quadro ancora ribassista, in scia a quanto visto ieri dopo la riduzione delle stime per la crescita del Pil francese da parte della Banca di Francia e i deludenti dati sulla produzione industriale tedesca di giugno” sostengono da CMC Markets.