Padoan: Bruxelles riconosce sforzi Italia su riforme, aumento occupati trainerà i consumi
Le nuove stime della Commissione Europea sull’Italia non colgono di sorpresa il governo che anzi accoglie con favore il rialzo delle previsioni per il 2016 e l’apprezzamento per la gestione delle finanze pubbliche.
Ritorno alla crescita grazie a export, ma anche consumi pronti a ripartire
La Commissione Europea stima il ritorno alla crescita per l’Italia dopo tre anni di recessione con un +0,6% del Pil nel 2015 e +1,3% nel 2016. “Si tratta di stime in linea con quelle del Governo italiano, per il 2016 superiori alle precedenti previsioni”, sottolinea la nota di via XX Settembre.
La Commissione Europea stima il ritorno alla crescita per l’Italia dopo tre anni di recessione con un +0,6% del Pil nel 2015 e +1,3% nel 2016. “Si tratta di stime in linea con quelle del Governo italiano, per il 2016 superiori alle precedenti previsioni”, sottolinea la nota di via XX Settembre.
La crescita del 2015 dovrebbe essere guidata dalle esportazioni, mentre la domanda interna – secondo la Commissione – crescerebbe ancora in modo modesto. Bruxelles ritiene che l’incremento del reddito disponibile delle famiglie derivante dal calo dei prezzi energetici (e secondo il Governo anche dai bonus fiscali, come ha constatato recentemente l’Istat) non sarebbe immediatamente trasformato in consumi perché inizialmente impiegato nella ricostituzione dei risparmi erosi durante la crisi. Il Governo italiano ritiene però che il miglioramento del clima di fiducia e l’aumento degli occupati possano stimolare una ulteriore ripresa dei consumi.
Aumento occupati si consoliderà nel 2016
La Commissione stima un moderato incremento degli occupati nel 2015, mentre la disoccupazione resterebbe inalterata perché un maggior numero di persone sarà stimolata a cercare occupazione. L’aumento degli occupati sarà più consistente nel 2016 con un conseguente calo dei disoccupati, a dispetto dell’incremento della forza lavoro complessiva. “La Commissione riconosce la validità degli interventi del Governo italiano sul fronte della riduzione delle tasse sul lavoro e sulle imprese – rimarca ancora il Tesoro – che si accompagna a una effettiva riduzione della spesa pubblica; quest’ultima è stimata in crescita soltanto perché, come ricorda la Commissione, il bonus Irpef è classificato all’interno della spesa sociale.”
Padoan: riconosciuti gli sforzi per riforme strutturali
“La Commissione ha riconosciuto l’efficacia delle misure adottate e la validità degli argomenti tecnici presentati a supporto delle proiezioni del governo – commenta il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan – infatti l’aggiustamento del saldo strutturale nella misura di circa un quarto di punto di PIL presente nella Legge di Stabilità è ora incorporato anche nelle previsioni europee. Inoltre la Commissione riconosce gli sforzi che abbiamo realizzato e che stiamo continuando a realizzare sul fronte delle riforme strutturali.” La Commissione europea, inoltre, ritiene che la gestione delle finanze pubbliche impostata con la legge di stabilità 2015 consenta di ridurre il deficit dello Stato, che scenderebbe a 2,6% del PIL (dal 2,7% delle precedenti stime d’autunno).
“La Commissione ha riconosciuto l’efficacia delle misure adottate e la validità degli argomenti tecnici presentati a supporto delle proiezioni del governo – commenta il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan – infatti l’aggiustamento del saldo strutturale nella misura di circa un quarto di punto di PIL presente nella Legge di Stabilità è ora incorporato anche nelle previsioni europee. Inoltre la Commissione riconosce gli sforzi che abbiamo realizzato e che stiamo continuando a realizzare sul fronte delle riforme strutturali.” La Commissione europea, inoltre, ritiene che la gestione delle finanze pubbliche impostata con la legge di stabilità 2015 consenta di ridurre il deficit dello Stato, che scenderebbe a 2,6% del PIL (dal 2,7% delle precedenti stime d’autunno).