Notizie Europa Outlook 2015: WisdomTree Europe vede azionario Ue di qualità meglio dei bond

Outlook 2015: WisdomTree Europe vede azionario Ue di qualità meglio dei bond

Pubblicato 5 Febbraio 2015 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:38

EuroIncertezza politica e deflazione strutturale si preannunciano come gli elementi di spicco da monitorare in ottica d’investimento in Europa nel corso del 2015.
Di seguito riportiamo l’outlook per il 2015 di WisdomTree, provider pioniere degli ETF smart beta dividend-weighted, curato da Viktor Nossek, direttore della ricerca di WisdomTree Europe. 

L’incertezza politica rappresenta il rischio maggiore per i mercati europei nel 2015
In primo luogo, nessun miglioramento tangibile per quanto riguarda il mercato del lavoro appare realistico nel 2015, tra l’inarrestabile stretta finanziaria da parte dello stato e la continua riduzione dal settore privato. Ciò aiuta le parti politiche populiste a guadagnare ulteriore terreno nei sondaggi e ad alimentare la frattura politica dell’Unione Europea, oltre la Grecia. A stabilire un clima politico più indipendente da Bruxelles saranno le elezioni nel Regno Unito a maggio e in Spagna verso la fine dell’anno.

Lo stimolo fiscale è il più grande bazooka europeo per combattere la deflazione
In secondo luogo, confrontata con la ricaduta della domanda interna e con una crescita non guidata dagli investimenti, l’economia dell’Eurozona rischia di avanzare verso una deflazione strutturale. Rispetto alla piena portata del programma QE che esaurisce tutti gli sforzi di stimolo della Bce, i mercati ora dipendono dalla capacità di Bruxelles di allentare le regole di budget e implementare piani d’investimento scalabili attraverso progetti infrastrutturali pubblici capaci di sconfiggere la deflazione. Senza incentivi fiscali e investimenti, si prevede che l’Eurozona si possa trovare in uno stato di disinflazione e, nel peggiore dei casi, possa scivolare più profondamente nella deflazione.

I mercati obbligazionari sono maggiormente a rischio rispetto agli azionari
Centrale nel dibattito sull’austerità e sulla stretta finanziaria in Europa è la Grecia, che è alla ricerca di una rinegoziazione della scadenza del proprio piano di salvataggio. Il rischio di contagio espone Spagna e Italia a una maggiore volatilità e a più alti differenziali di credito specialmente se l’inflazione non dovesse salire nei paesi periferici e un più alto rischio di default dovesse iniziare ad essere prezzato. Uno scenario simile è probabile che polarizzi ulteriormente l’allocazione in beni rifugio considerati sempre più sicuri e che comprima maggiormente i già bassi livelli di rendimento registrati dalle obbligazioni tedesche e dei paesi core dell’Europa – più vicine allo zero, se non addirittura negative.

L’azionario di qualità offre un valore migliore rispetto alle obbligazioni
I mercati azionari europei offrirebbero comparativamente un valore migliore rispetto ai mercati obbligazionari europei sempre più “perturbati” dai rendimenti negativi dei sovrani “core” europei a breve scadenza, dai bassi rendimenti dei sovrani periferici del Sud Europa e di emissioni investment grade corporate, fino ad arrivare ai bond governativi della Grecia ad alto rendimento ma ad alto rischio.
Viktor Nossek - BoostI bilanci caratterizzati da abbondante liquidità e le valutazioni delle azioni europee evidenziano ulteriori dividend yield che offrono agli investitori un premium senza precedenti rispetto ai rendimenti delle obbligazioni governative di lungo periodo. La propensione delle grandi multinazionali europee all’export e al mercato globale mitigano l’esposizione del mercato azionario verso rischi macro politici, verso i quali i mercati obbligazionari si ritrovano ad essere soggetti. Un posizionamento difensivo in Europa per il 2015 potrebbe, ironicamente, richiedere uno spostamento di allocazione dalle obbligazioni alle azioni. All’interno delle azioni, una propensione per un high-dividend di qualità, un più ampio basket di azioni, è possibile tramite strategie di dividend index. Questa è una proposta d’investimento che gli investitori dovrebbero considerare rispetto alla view che l’incertezza politica e la deflazione potrebbero non dissolversi.
Nel lungo periodo, una ripresa dell’Europa sembra ancora possibile considerando l’impatto che il QE insieme a uno stimolo fiscale, potrebbero dare all’economia.
Le azioni small-cap – più esposte ai potenziali benefici della ripresa economica a livello regionale – potrebbero trarre maggiori vantaggi rispetto alle azioni large-cap maggiormente influenzate dalle esportazioni.
La scelta di inserire nei portafogli un’ampia selezione di small cap – dove viene effettuato uno screening rispetto ai divided payer che potrebbe aiutare a focalizzarsi meglio su attività al di fuori degli elementi speculativi di questo settore – è una strategia che gli investitori europei dovrebbero considerare – se volessero superare l’incertezza legata al 2015 e tener sotto controllo i propri investimenti.