Padoan all’Ecofin parla di manovra e banche. Mps, cda ammette incertezze su continuità aziendale
Nuovi dettagli su quando l’Italia presenterà la manovra correttiva chiesta dall’Ue, per un valore di 3,4 miliardi di euro, ovvero lo 0,2% del Pil, sono arrivati dallo stesso ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
Parlando con i giornalisti a margine della riunione dell’Eurogruppo, Padoan ha reso noto che il governo presenterà la manovra in tandem con il Def, “forse qualche giorno dopo”.
Il Def, documento di economia e finanza (Def) con cui il governo rende noti gli aggiornamenti dell’outlook sulla crescita e i target di bilancio, è atteso entro il 10 aprile.
I tempi stringono per l’Italia, dopo quello che può essere definito un vero e proprio ultimatum da parte dell’Ue per procedere a misure volte al contenimento del debito pubblico.
Bruxelles ha concesso a Roma tempo fino alla fine di aprile per presentare la manovra. In caso contrario, l’Italia verrebbe colpita da una procedura di infrazione per debito eccessivo.
Alla domanda se l’Italia rispetterà la scadenza del 30 aprile, il ministro ha risposto “assolutamente”.
A rassicurare Bruxelles è stato tra l’altro lo stesso Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici, che ha sottolineato che non esiste alcuna ragione per pensare che “il governo (italiano) non voglia rispettare gli impegni presi”. Noi, ha aggiunto, “lavoriamo sulle stesse cifre e lo stesso calendario. E sono convinto che tutto il necessario sarà fatto”.
Oggi altra giornata cruciale soprattutto per le banche italiane. In agenda, in occasione della riunione dell’Ecofin, l’incontro del ministro Padoan con Moscovici e con la commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager. I mercati attendono delucidazioni in merito alle trattative ancora in corso tra Mps da un lato e l’Ue e la Bce dall’altro, per consentire alla banca senese di accedere alla ricapitalizzazione precauzionale (soluzione invocata nelle ultime ore anche dalle banche venete Popolare di Vicenza e Veneto Banca”.
Settimane fa, Vestager aveva parlato di progressi nei negoziati e ieri, all’arrivo in vista della riunione dell’Ecofin, dove tra gli argomenti in discussione ci sarà anche quello sui crediti deteriorati che zavorrano i bilanci delle banche, padon ha affermato che su Mps “i lavori continuano, ma è complesso il lavoro dal punto di vista tecnico”. Il ministro ha garantito che su Montepaschi vi è “piena collaborazione” con le istituzioni europee.
Intanto, proprio in merito a Mps nella serata di ieri sono stati pubblicati i documenti dal cda della banca in vista dell’assemblea del 12 aprile per l’approvazione del bilancio 2016.
Le incertezze riguardano “l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie per l’accesso alla misura di ‘Ricapitalizzazione precauzionale’ che presuppone l’approvazione del Piano di Ristrutturazione”, sottoposto alla Dg Comp della Commissione Ue, “i possibili impatti… sulla valutazione di solvibilità” dell’ispezione della Bce sul portafoglio crediti e l’esecuzione delle azioni previste dal Piano di Ristrutturazione. Il piano di ristrutturazione “mostra, nell’arco temporale considerato, un ritorno ad una ‘ordinaria’ redditività tale da consentire l’uscita dello Stato ed il ripristino, post aumento di capitale, di livelli adeguati di patrimonializzazione nonché una riduzione dei crediti deteriorati nel pieno rispetto dei target richiesti dalla Bce”.
“L’ispezione ha riguardato la classificazione dei crediti, i livelli di copertura e la valutazione delle garanzie dei crediti deteriorati, con riferimento alla data del 31 dicembre 2015″. In attesa dei risultati, “anche a seguito delle interlocuzioni con il team ispettivo”, Mps “ha fatto valutazioni e approfondimenti che hanno comportato interventi sulle metodologie e sui parametri utilizzati ai fini della valutazione dei crediti deteriorati”.